Le colonnine del Chiostro fanno il check-up con i ragazzi dell'Anfe

Il progetto di restauro è finanziato dal Rotary e coordinato dalla Soprintendenza

MONREALE, 7 agosto – Non appena si entra al Chiostro di Monreale è immediatamente visibile il chiarore che le colonne del lato nord emettono alla luce del sole mattutino dopo il lavoro che da diversi mesi svolge Cesare Tinì, esponente di punta della Soprintendenza ai Beni Culturali e abile restauratore.

Il turista che viene a visitare il chiostro rimane affascinato da tutto quello che è riemerso grazie a questo compito svolto egregiamente da Tinì. Tanti sono, infatti, i dettagli che si possono apprezzare. Un lavoro che, in verità, deve essere completato, ma non manca molto. Si tratta di un'attività che riguarda la pulizia e il consolidamento delle basi, delle colonne e dei capitelli, che da troppi anni non subivano interventi.

Le condizioni di salute di alcune colonne del chiostro di Monreale che riguardano tutti e quattro i lati, come documentano le foto di Monreale News, non sono certo buone. Ci sono colonnine che presentano fratture, le basi di alcune si stanno sbriciolando e in diversi capitelli le figure sono compromesse dallo sbriciolamento recente. Ecco perché anche grazie al finanziamento dal parte del Rotary Club di Palermo Monreale, che ha acquistato una parte dei materiali che sono serviti al restauro, si è reso necessario intervenire. A maggior ragione da quando, lo scorso 3 luglio, il patrimonio monumentale arabo normanno di Monreale è entrato a far parte del patrimonio Unesco

In questa attività di consolidamento e pulizia l'esponente della Sovrintendenza è stato in parte coadiuvato dagli allievi dell’Anfe, centro di formazione della Regione, che hanno frequentato un corso di restauro lapideo. Tra qualche mese, poi, interverranno anche due studentesse della facoltà di Scienza della Conservazione dei Beni Culturali di Palermo, che per la loro tesi di laurea si occuperanno del consolidamento delle quattro colonne tra il lato nord e est, sulle quali già l'università degli studi di Palermo, con Giuseppe Inguì, docente esperto di restauro e conservazione, ha effettuato i prelievi necessari per l'utilizzo dei materiali più idonei al restauro delle stesse colonne.
La pulizia e il consolidamento non si fermeranno solo al lato nord, ma proseguiranno per tutto il colonnato del chiostro in quelle parti che necessitano di interventi.