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Da Monreale a Londra per incontrare il proprio beniamino: il sogno realizzato di Giampiero Ferraro

| Enzo Ganci | Cronaca varia

Il monrealese da sempre è un grande tifoso di Bradley Wiggins

LONDRA, 3 agosto – Se una passione è tale, non conosce distanze. Nemmeno se in mezzo ci sono 2.800 chilometri. Nemmeno se per incontrare il proprio beniamino bisogna passare mille periperzie. È il caso del monrealese Giampiero Ferraro, uno che del ciclismo fa una ragione di vita.

Giampiero, 44 anni, molto conosciuto a Monreale, anche perché con la zia Mariella gestisce un negozio “storico” della città, “Giuannineddu”, in corso Pietro Novelli, mangia pane e ciclismo fin da quando era piccolo. Le due ruote sono la sua passione e per questo è arrivato fino a Londra, per incontrare il suo “idolo” ciclistico, il britannico Bradley Wiggins, vincitore del Tour del France nel 2012, ma soprattutto fresco detentore del record dell’ora con 54,526 chilometri, stabilito proprio a Londra lo scorso 7 giugno.

Giampiero è andato a trovarlo nella capitale britannica, dove ieri si disputava la “Prudential Ride London”, una corsa in linea, interamente disputata lungo un circuito cittadino della metropoli inglese, da St.James Park a Buckingham Palace, la residenza della regina.
Giampiero Ferraro non si è lasciato sfuggire l’occasione di avvicinare il campione e di scambiare con lui pure qualche parola. “Ho provato una grande emozione – dice il monrealese – Wiggins è un grande campione per tutto quello che ha vinto, ma per la sua cordialità e per la sua disponibilità, ha dimostrato di essere pure un grande lontano dalla bici. E’ stato emozionante conversare con lui ed ho capito che ho fatto bene ad essere un suo grande tifoso”.

Con Bradley Wiggins, corridore del Team Sky, è diventato “obbligatorio” un selfie a futura memoria, ma soprattutto resterà impressa nelle memoria del nostro amico l’emozione per aver incontrato il proprio beniamino.
Se, come si dice, l’amore non ha età, la passione, soprattutto quella sportiva, nemmeno. Giampiero il suo viaggio a Londra certamente non lo dimenticherà mai.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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