Era il fondo nel quale fu tenuto prigioniero il piccolo Giuseppe Di Matteo
VALLELUNGA PRATAMENO, 19 luglio - Domani mattina alle ore 11 a Vallelunga Pratameno (CL) inizieranno le operazioni di aratura dei terreni confiscati all'imprenditore Alfonso Scozzari, nella tenuta che fu pure luogo di prigionia del piccolo Giuseppe Di Matteo.
A questi lavori seguirà la semina sui venti ettari di terreno da cui si ricaverà il frumento biologico per la produzione di pasta da parte della stessa cooperativa che viene commercializzata su scala nazionale.
La cerimonia di consegna del bene (nella foto) si era svolta il 24 giugno scorso alla prefettura di Caltanissetta alla presenza del presidente della Commissione Nazionale Antimafia, Rosy Bindi. La scelta del Consorzio era stata dettata dalla lunga esperienza maturata ormai nella gestione dei beni confiscati alla mafia. Il bene sarà destinato a finalità agricole e sociali.
L’Amministrazione Regionale, dopo averlo ricevuto in assegnazione dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla mafia, ha proceduto al trasferimento del compendio immobiliare, in concessione temporanea al Consorzio Sviluppo e Legalità per il suo immediato riutilizzo, in attesa dell’espletamento della procedura pubblica prevista dalla legge. Il procedimento era stato coordinato dalla prefettura di Caltanissetta con l’Associazione Nazionale Magistrati e con il sostegno della Regione Siciliana.
“L'evento di domani - ha dichiarato il presidente del consorzio Piero Capizzi, sindaco di Monreale - ,segue la manifestazione di consegna del bene da parte della Regione Siciliana al Consorzio Sviluppo e Legalità che si è svolta nei giorni scorsi alla presenza delle autorità”.