Topi d'appartamento in azione, è allarme furti nelle case

Qualche giorno fa svaligiata la casa di un professionista. Carrubbella nel mirino

MONREALE, 15 luglio – E’ allarme furti d’appartamento a Monreale, dove purtroppo, negli ultimi giorni, si è assistito ad una recrudescenza del fenomeno, alla luce di alcuni episodi inquietanti, che hanno scosso fortemente l’opinione pubblica.

Episodi di criminalità diffusa, dietro i quali si potrebbe celare un’unica grande regia, che si avvale di manovalanza locale, tra l’altro abbastanza “qualificata”.

L’episodio più eclatante, tra quelli degli ultimi tempi, si è verificato qualche giorno fa nell’appartamento di un noto professionista monrealese, che, al ritorno dalle vacanze con la sua famiglia, ha trovato a casa la sgraditissima sorpresa di vedere la sua abitazione “profanata”, dall’ingresso dei ladri, che oltre ad avergli sottratto tutto quello che di valore era contenuto nell’appartamento, si sono pure intrattenuti al suo interno fumando sigarette.

Diversi gli oggetti di valore sottratti, anche perché i malviventi hanno pure aperto la cassaforte dentro la quale il padrone di casa conservava le cose più care. Come dire: oltre che un ingente danno economico, un colpo notevole alla sfera affettiva di una famiglia che da quel giorno in poi vive con la comprensibile paura e con il grande dolore di aver dovuto rinunciare ad oggetti importanti sotto il profilo personale, familiare ed affettivo.
Sono diverse le zone prese di mira dai ladri, soprattutto in questo periodo estivo, durante il quale molto appartamenti si svuotano perché i titolari si spostano delle case di villeggiatura o partono per le vacanze. Tra la zone in cui si concentra maggiormente l’azione dei malviventi, c’è quella della Carrubbella, zona residenziale, ricca di villini.

La tecnica sembra ormai consolidata: prima una regolare bussata alla porta per sincerarsi che non ci sia nessuno dentro, poi, una volta appurato che l’appartamento è vuoto, spesso viene utilizzata l’ormai famosa chiave bulgara, in grado di violare, senza lasciare segni di effrazione, anche i cilindri a norma europea più sofisticati.

E tra la gente, oltre a montare la paura, scattano anche i sistemi di sorveglianza “di solidarietà reciproca”, sfruttando Whatsapp o Facebook. Un sistema, tra gente del vicinato che si conosce, che ha già evitato a qualcuno di incappare in queste sgradite sorprese.
Le Forze dell’Ordine, dal canto loro, oltre ad assicurare la sorveglianza sul territorio, tanto da averne consegnato spesso diversi alla giustizia, invitano in questi casi la popolazione a non farsi scrupolo di chiamare tempestivamente i numeri di pronto intervento: 112 per i Carabinieri, 113 per la Polizia. “Meglio un possibile viaggio a vuoto di una pattuglia, che un furto o un episodio criminale in più da censire”.