Viviane, la ragazza ivoriana salvata dalle cure mediche

Una bella storia di solidarietà nei confronti di una profuga malata

MONREALE, 12 luglio – Viviane è una ragazza appena trentenne della Costa D'Avorio che potrebbe rappresentare perfettamente tante donne occidentali che hanno la fortuna di vivere in un posto dove le cure mediche sono alla portata di tutti. Per lei, invece, non è così.

Sbarcata in Sicilia, Viviane viene trasferita, cosa che ormai accade con cadenza regolare, alla Caritas di Monreale dove arriva il 24 giugno con il marito Kade Camara (nella foto). Fin qui tutto potrebbe sembrare normale. Storie come queste di migranti che arrivano e vanno via ce ne sono tante. Ognuno con un proprio vissuto, che non è solo quello del viaggio infernale che per mesi lo ha fatto vagare per il continente africano prima di raggiungere le coste libiche e da lì imbarcarsi per la Sicilia, portando con se l'immagine di guerre, carestie, povertà, degrado ma soprattutto tanta disperazione.

essuno pensa allo stato di salute, ma solo ad arrivare sano e salvo alla tanta agognata meta: la libertà.
Viviane non ha il tempo, nè il modo di occuparsi del suo malessere che continua a portare con sè fino a che esplode proprio mentre si trova a Monreale. Ed allora ecco che i volontari della Caritas, con Bianca Marchese in testa, immediatamente fanno partire i soccorsi. Viviane parla ivoriano e francese. Subito Bianca fa intervenire il 118 e chiama un mediatore culturale che l'assiste nel vicino presidio ospedaliero dell'Ingrassia, per i primi accertamenti. L'esito non sembra dei migliori, le viene diagnosticato un mioma uterino. Le viene paventato il rischio di perdere l'utero con le conseguenze che sappiamo.

Viviane trova un intero reparto ad accoglierla: medici, infermieri e le stesse degenti di ginecologia l'adottano, le forniscono subito i vestiti, perché quando è stata portata in ospedale aveva ancora i vestiti di quel lunghissimo viaggio. Tutti le fanno compagnia e coraggio. C'è chi le porta qualcosa da mangiare, chi la coccola.
Ma questa storia ha un lieto fine, Viviane sarà operata domani e le verrà asportato solo il mioma così potrà presto tornare a riabbracciare il marito, che nel frattempo è ospitato nella struttura di Villa Veneto e sperare di avere dei bambini magari lontano da guerre e carestie.