Rimossi i mezzi Ato che da diversi mesi sostavano in piazzale Florio

Sono stati portati presso l'officina Pira di San Giuseppe Jato

MONREALE, 5 luglio - Si sono concluse nei giorni scorsi le operazioni di sgombero di piazzale Florio, nel quale, da diversi mesi, sostavano quattro mezzi Ato, carichi di rifiuti, tanto che, nello scorso mese di marzo, era scattato pure il sequestro dell'area da parte della Polizia Municipale.

I mezzi, che sono stati resi "marcianti", con targa prova sono arrivati fino all'officina della ditta Pira di San Giuseppe Jato, per essere completamente riefficientati, in vista di un (non ancora operante) ripristino del servizio da parte dei lavoratori Ato.
Si è concluso lo sgombero, pertanto, anche se nel piazzale resta un ammasso di rifiuti ingombranti, che non facevano parte di quelli caricati sui mezzi, ma che (si spera) dovrebbero essere rimossi non appena sarà possibile.

Il piazzale la notte del 26 giugno scorso aveva visto lo scarico dei grossi quantitativi di rifiuti, che erano stati caricati su dei mezzi funzionanti per eliminare il problema della "bomba ecologica" che si era venuto a creare in considerazione della lunga permanenza dei mezzi nell'area e soprattutto delle ingenti quantità di percolato che erano fuoriusciti e che si sversavano sull'asfalto, giungendo fino alla circonvallazione.

La vicenda si è conclusa dopo che a dare il via libera era stato il dipartimento regionale ai Rifiuti, come aveva scritto Monreale News lo scorso 27 maggio, .La questione, però, era stata tenuta sotto la lente d’ingrandimento del tribunale di Palermo, sezione fallimentare, che, per il tramite del curatore, Cristina Bonomonte, aveva incaricato l’ex dipendente dell’Alto Belice Ambiente, Antonella Romano di occuparsi della vicenda, estendendole l’incarico anche per situazioni analoghe sul territorio dell’ambito.

"Si risolve in maniera positiva, finalmente - osserva il consigliere comunale, Giuseppe Guzzo, che fin dall'inizio aveva sollevato il caso - che certamente viene incontro alle esigenze dei cittadini, preoccupati giustamente delle pessime condizioni igieniche del luogo, dove l'aria era irrespirabile e dove c'era serio pericolo anche per i due asili che sorgono nei pressi".