"Non sprechiamo questa grandissima opportunità"

Riceviamo e pubblichiamo...

MONREALE, 3 luglio - "Finalmente, il complesso monumentale del duomo è stato inserito nella World Heritage List dell'Unesco, divenendo "patrimonio dell'umanità". Monreale, non è esagerazione, si ritrova così una delle più significative fortune che le siano capitate nell'arco della propria storia".

"Del significato come del valore di tale riconoscimento - dice ancora Russo - finora la città non ne ha preso pienamente coscienza. E se i più scettici adesso saranno costretti a ricredersi, l'orgoglio campanilistico dei più sarà sempre meno di una discreta consapevolezza. Eppure, serve in fretta rendersi conto della grandissima opportunità che ci è stata riconosciuta e consegnata. Il merito assoluto del risultato raggiunto è dei monumenti, del loro valore e della loro unicità.  

Adesso, è nostra responsabilità dimostrare di essere all'altezza dei compiti che ci aspettano per non sprecare quest'immensa fortuna. Mettendo una pietra sul passato, anche recentissimo, in materia di
politiche della promozione turistica, la questione oggi più che mai è come prepariamo la nostra città e quindi come ci attrezziamo per non sprecare questa opportunità.

Ci sarebbe da recuperare un enorme ritardo accumulato nel tempo. Andrebbe, in via prioritaria, aperto un dialogo con la Curia Arcivescovile di Monreale, con la sovrintendenza ai beni culturali, con i comuni di Palermo e Cefalù, con la Fondazione UNESCO Sicilia, con il C.Une.S che rappresenta gli altri 43 comuni sedi di patrimonio Unesco in Sicilia. Purtroppo, non solo c'è pochissimo di tutto ciò, ma anzi spesso si avvertono diaboliche tentazioni di andare nella direzione opposta. Senz'altro, occorre superare un gravissimo gap,
una evidente inadeguatezza che la città tutta non può permettersi di pagare in ossequio ai capricci o all'ignoranza della politica. Sull'onda dell'entusiasmo, nel quadro di una lucida ed illuminante strategia andrebbero coinvolti gli operatori turistici, gli albergatori, i ristoratori, le botteghe d'arte musiva, i negozi d'arte e souvenir e quanti necessitano e possono contribuire alla costruzione di una politica turistica di alto
livello, ormai non più rinviabile.  

Servirà coinvolgere le migliori intelligenze, a partire dal mondo accademico siciliano, ma senza fermarsi lì perché ormai dovrebbe venire più facile sprovincializzarsi. Naturalmente, dovranno migliorarsi tutti i servizi a cominciare dalla pulizia e dall'igiene, dal decoro urbano complessivo. Permanente dovrà mantenersi la chiusura delle due piazze concentrandosi nel riempirle di eventi prestigiosi. Non è rinviabile l'estensione dei tempi di apertura dei monumenti; il miglioramento dei collegamenti con  Palermo; una più funzionale offerta dei parcheggi; l'attivazione piena, tramite bando europeo, del complesso museale Guglielmo II.

Insomma, stiamo parlando delle condizioni minime per trasformare il binomio cultura-turismo in ricchezza materiale vera e duratura. Perché di cultura, beni culturali e di turismo si può davvero campare, migliorando il tenore di vita dei monrealesi. Certo, servirà una nuova mentalità. "Una nuova cultura", per citare Vittorini e seguirne la sua convinzione di non sottomettere mai la cultura alla politica. Un nuovo modo di pensare, capace di spalancare le finestre delle istituzioni interessate e riempirne le stanze di aria fresca e rinnovata. Un'operazione sempre più urgente ma che oggi non può guastare o immiserire la gioia per il successo ottenuto. Perora, accontentiamoci del gusto inebriante della vetta raggiunta".

* ex deputato nazionale