Cattedrale, il fulmine fa saltare le tegole e manda in tilt pure l'organo

Già due sopralluoghi sulle absidi per la stima dei danni. LE FOTO

MONREALE, 10 giugno – Il giorno dopo che un fulmine si è abbattuto sul duomo, facendo letteralmente esplodere la boccia di pietra posta sulla sommità del pinnacolo sopra le absidi, è tempo di quantificare i danni che si sono verificati.

Il tetto delle absidi è già stato teatro di due accurati sopralluoghi tecnici: uno ieri pomeriggio, subito dopo l’esplosione, altro stamattina. Le verifiche dovrebbero avere reso il quadro un po’ più chiaro.
Ieri, fino a sera, gli speleologi del SAF dei Vigili del Fuoco, hanno provveduto a mettere in sicurezza il tetto, eliminando le fonti di potenziale pericolo. Va ricordato, infatti, che oltre a qualche masso di grosse dimensioni, caduto proprio sotto le absidi, l’esplosione ha mandato in frantumi la boccia in centinaia di pezzetti, che si sono propagati su un’area molto vasta, fin dentro il qaurtiere “Ciambra” retrostante il duomo.
I tecnici innanzitutto hanno rilevato che sono andate in frantumi alcune tegole che coprono le absidi, proprio a causa dell’impatto con i cocci (anche abbastanza grossi) della boccia esplosa.

Due i punti in cui questi massi sono penetrati all’interno, causando pure il distacco di alcune tessere del mosaico a causa della grossa vibrazione che si è verificata. Il fulmine ha fatto esplodere pure una cassetta di cavi, rompendo pure una lastra di marmo. I danni, però hanno interessato pure il quadro elettronico che comanda tutto il sistema di illuminazione. Si è verificata inoltre la frantumazione di un vetro nella parte centrale sopra l'altare e, come si temeva subito dopo il fatto, è stato verificato il blocco della grande consolle a sei tastiere che è andata in tilt. La speranza è che il guasto sia dovuto all’avaria di una scheda della centralina elettronica che ne permette il funzionamento. Un ulteriore sopralluogo, in programma venerdì dovrebbe rendere il quadro ancora più chiaro.

Il sindaco Piero Capizzi, frattanto, si rivolge alla Regione e al Ministero per i Beni culturali perché dispongano interventi urgenti di messa in sicurezza
“Il Duomo di Monreale fa parte dello storico complesso monumentale Guglielmo II ubicato nel centro storico cittadino – afferma il primo cittadino – rappresenta un unico esemplare di arte arabo-normanna nel quale eventuali crolli metterebbero in pericolo la stessa stabilità dell’edificio e delle strutture storico-monumentali e quindi c’è bisogno di operare con la massima urgenza”.

Capizzi, che ha messo a disposizione i tecnici e dipendenti dell’amministrazione comunale, si è subito messo in contatto con l’arcivescovo di Monreale monsignor Michele Pennisi, manifestando la sua disponibilità a collaborare per la risoluzione di questo problema anche per garantire la pubblica incolumità dei suoi cittadini.