Il circolo di cultura "Italia", cuore pulsante della vita associativa della città

Pure i turisti stranieri includono la visita al circolo nel loro tour

MONREALE, 17 maggio - Benvenuti a Monreale. E’ stato il saluto che ha accolto un gruppo di visitatori americani al Circolo di Cultura Italia, dove, ancora una volta, come avvenuto un mese fa, il luogo tradizionale posto sotto il municpio e a pochi metri dal duomo, diventa sede di visita e di incontri con i soci del sodalizio di piazza Vittorio Emanuele.

A tale proposito si può dire di identificate nel circolo un interlocutore privilegiato nel rapporto tra il Comune di Monreale e i visitatori che scelgono di venire nella cittadina normanna.Una opportunità nata per iniziativa della guida turistica Rosa Rizza, che ha inserito il Circolo Italia nel programma della visita al duomo e al chiostro dei Benedettini. Cosa rilevano gli americani nell’incontro di circa 30 minuti nei locali liberty?

Intanto l’ospitalità che per i soci del sodalizio è cosa importante, dove non si improvvisa nulla e si mettono in atto competenze, conoscenze culturali e tanta attenzione alle esigenze dell’ospite, con tutto il rispetto per la sua cultura e le proprie idee. Per il presidente del crcolo ,Lillo Aricò “Ci poniamo in ogni occasione come obiettivo il bene del visitatore ,quale patrimonio e valore della nostra città. La scelta, ancora una volta di visitatori degli Stati Uniti, ci inorgoglisce e sprona in noi altre iniziative che verranno messe in atto in breve tempo percorrendo anche quella tematica dell’arte della cucina tradizionale con riferimenti anche a tradizioni e testimonianze arabe".
Alcuni giorni fa, dopo quel bagno di conoscenze della Monreale impreziosita dai suoi monumenti, sotto la guida dell'interprete Sylvia Griffin del National Geographic, a suscitare grande interesse sono stati i personaggi storici della città normanna tra Pietro Novelli ,pittore di fama mondiale e Antonio Veneziamo poeta e scrittore.

Ad incuriosire i visitatori il fatto che il Circolo Culturale “Italia”, fondato agli inizi del '900, era il luogo dove si riunivano uomini con una cultura ritenuta apprezzabile per quei tempi e con censo, che avrebbero dovuto costituire il ceto dominante della città. Solo nel 1966 lo statuto subì dei cambiamenti, allargando la partecipazione a tutti i cittadini, purchè avessero una condotta morale irreprensibile. Con l’avvenuto aggiornamento dello statuto proposto dal presidente Aricò ,come una vera sfida all’antica tradizione ad un certo privileggio maschilista, si riconobbe alle donne la pari adesione. Oggi non c’è artista a cui viene negata l’osptalità per esporre motivi culturali di interesse generale assieme ad incotri che abbiano il timbro dell’iteresse collettivo e della città di Monreale.