Via Torres, una "corte dei miracoli" che sembra non avere fine

Scalini rotti, spazi inesistenti. Necessario un intervento di restauro

MONREALE, 12 maggio – “Il nostro passato è un trampolino di lancio per il turismo: operiamo in una località fra le più belle d’Italia, con una tradizione artistica che ha un grande potenziale per creare valore economico. però determinante è la capacità di promuoverlo e valorizzarlo”.

A pronunciare queste parole sono i commercianti di via Torres. Proprio qui, dove non manca il bivacco alle porte della città, con i turisti accolti in quest’angolo da numerose bancarelle abusive, assieme a tanto disordine e degrado. E’ così che ancora una volta la “corte dei miracoli”, si viene a trovere sotto accusa, anche e soprattutto da parte delle guide turistiche che protestano. “Questa scalinata non è un bel biglietto da visita”. A suscitare preoccupazione sono i gradini rotti. “Diverse volte ho visto gente cadere –dice una di loro – per fortuna non è mai accaduto niente di grave, ma il Comune ancora non mette in atto nessun intervento. Ed ancora, In questa scalinata quelle che una volta erano le panchine realizzate apposta per sostare tra una rampa e l’altra, si trasformano in esposizione di merci.

Qui è possibile trovare di tutto, dalle magliette ai teli da mare, collane, bracciali, scarpe da tennis ed altro ancora. Occupati, con tante sciarpe, tutti i passamano, quelli collocati appositamente per consentire la ripresa della risalita in special modo alle persone non più giovani. Questo mentre i consiglieri comunali Giuseppe Guzzo e Antonella Giuliano si muovono per ottenere una risposta dall’amministrazione comunale, con l’intento di portare il problema in Consiglio comunale con un ordine del giorno. Questa attenzione, che negli anni è venuta meno nel difendere l’ambiente che circonda i punti nevralgici di Monreale, resa straordinariamente ricca in due secoli, e che è stata debellata in meno di mezzo secolo.

Sull’argomento, non più tardi di qualche giorno fa, il sindaco Capizzi, sulle colonne del Giornale di Sicilia, ha fatto sapere che un intervento globale di ristruttirazione dei gradini avrebbe il costo di 40 mila euro, che il Comune attualmente non ha. Motivo per il quale potrebbe coinvolgere i privati con delle facilitazioni tributazrie o con delle sponsoriazzazioni.

A fare pagare un conto ai sindaci continua ad essere la mancata difesa dell’ambiente assieme ad un mancato progetto turistico adeguato alla internazionalizzazione della città normanna. Tutto questo è stato notato con il mancato consenso, da parte dei cittadini più sensibili e consapevoli, quando si è trattato di riconfermare un secondo mandato ad un sindaco. Basti ricordare che dal 1994, da quando un primo cittadino viene eletto direttamente dal popolo, nessuno di loro è stato, appunto, riconfermato, perché ritenuto “colpevole” di avere trascurato la cura del suo patrimonio monumentale e tutto quello che lo circonda.
Oggi solo un bravo sindaco potrà rendere un gran servigio alla sua città e questo lo gratifica o lo rende responsabile.