Un altro sequestro di beni ai danni di Paolo Giambruno: valore 800 mila euro

Ad agire sono stati stamattina gli agenti della Digos

PALERMO, 6 maggio - La Polizia di Stato ha sequestrato una società che commercializzava ed esportava imbarcazioni, natanti e navi riconducibili a Paolo Giambruno, direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo.

Questa mattina, agenti della Polizia di Stato appartenenti alla Digos, hanno proceduto al sequestro, quale misura di prevenzione patrimoniale antimafia, di una società, la Nautimed s.r.l., avente capitale sociale di 116.000 euro e dedita alla commercializzazione, all’importazione, all’esportazione, sia in proprio che quale commissionaria del noleggio, e al brokeraggio di motori marini, imbarcazioni, natanti e navi di qualsiasi tipo.

Tale provvedimento si è reso necessario in estensione al provvedimento di sequestro eseguito lo scorso 8 aprile, su disposizione del Tribunale di Palermo Sezione Misure di Prevenzione, per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale redatta ai sensi degli articoli 4,16, e segguenti del decreto legislativo n. 159 del 2011 (Testo unico Antimafia), nei confronti del Direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo, nonché Presidente dell’ordine dei medici veterinari. Nella compagine della società sequestrata, figura anche un familiare del direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo, che ne è stato anche amministratore unico fino al 9 aprile 2015. Il provvedimento ablativo è stato eseguito presso i cantieri nautici di Termini Imerese e Milazzo, ove sono stati sequestrati tre natanti della serie Aicon, per un valore complessivo di 700.000.

Oltre all’intero capitale e alle quote societarie, sono stati sequestrati anche i conti correnti dell’azienda ove erano presenti depositi per decine di migliaia di euro e tutta la documentazione concernente la contabilità aziendale.

L’odierno sequestro segue quello di altre società facenti capo al Direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo e ai suoi familiari, quali la Penta Engineering Immobiliare S.r.l., nella cui compagine societaria figurava il mafioso carinese in atto detenuto per il reato di cui all’art. 416 bis Salvatore Cataldo, la Unomar S.r.l. e la Marina di Carini S.r.l.