Tamburi, carretti, musica e tradizioni per il 1° maggio monrealese

E' stata una mattinata interamente dedicata alle tradizioni folk. LE FOTO

MONREALE, 1 maggio - La cosa più piacevole da guardare, come del resto ogni anno per il primo maggio a Monreale, è stato il viso estasiato dei turisti. Facce incredule e piacevolmente meravigliate di trovare nella cittadina del duomo tutto questo clima di festa.

Anche oggi, come ogni anno, Monreale si è messa il vestito delle grandi occasioni per dare spazio alle manifestazioni folkloristiche che caratterizzano il primo vero giorno di festa, dopo i "sottoclou" dei giorni scorsi. Ad allietare la mattinata dei monrealesi e dei, fortunatamente tanti, visitatori ci hanno pensato in tanti: i carretti siciliani, i "tammurinara" di Aspra, il gruppo folkloristico degli sbandieratori di Vicari, la banda musicale "Marinuzzi" di Palermo, ma anche l'associazione teatrale TE.M.A.

Ognuno, secondo quello che aveva preparato, ha dato vita ad uno spettacolo, che ha certamente contribuito a rendere festosa l'atmosfera monrealese, in attesa - è cosa nota - della processione di giorno 3, che costituisce il fulcro dell'evento monrealese.
L'associazione teatrale TE.M.A., sotto la guida come al solito sagace di Salvo Giaconia, ha proposto lo sposalizio di Guglielmo, uno dei suoi cavalli di battaglia della "mitologia" normanna. Un evento che, al di là della leggenda, costituisce di certo un passo importante per la storia monrealese e del re considerato il suo fondatore.

I tammurinara di Aspra, come ogni anno, con le loro sonorità cadenzate, hanno scandito i tempi della festa, radunando attorno al proprio nucleo decine e decine di persone, che hanno applaudito l'esibizione anche di suonatori "in erba", come dimostrano le nostre foto.
Particolarmente apprezzato, pure, lo spettacolo proposto in piazza Vittorio Emanuele dal gruppo flokloristico di vicari, che con propri sbandieratori e con il suo "mangiafuoco", ha catalizzato l'attenzione dei molti presenti.

Per concludere la mattinata è arrivata poi la sfilata dei carretti siciliani, guidati come al solito dalla famiglia Castelluccio. Un'occasione per inverdire un'arte ormai caduta in disuso, ma che per decenni ha rappresentato un punto di riferimento per l'economia monrealese e per i suoi, allora difficoltosi trasporti". A stornellare le vecchie canzoni dei carrettieri, ci ha pensato Vincenzo Garofalo, il decano dei cantastorie di questa antica categoria, immortalato da una nostra foto. La festa proseguirà oggi fino a tarda ora e poi domani, ancora con un ricco programma di iniziative, poi, il 3 maggio sarà solo Crocifisso.