Questione Ato Palermo 2, arriva l'accordo: lavoreranno tutti, lavoreranno meno

Fumata bianca dopo un incontro durato circa dieci ore

PALERMO, 29 aprile – E’ stata una maratona estenuante, durata piu di dieci ore. Alla fine, però, un accordo sembra essere stato raggiunto. Per i lavoratori dell’Ato Palermo 2, quindi, al termine di un tunnel che sembrava senza fine, arriva un filo di luce.

Veniamo subito al nocciolo della questione: intorno al 15-20 maggio i lavoratori Ato potrebbero tornare al loro posto. La previsione può essere azzardata dopo che il tavolo tecnico, andato avanti oggi per tutto il giorno al dipartimento regionale ai Rifiuti, ha detto che i lavoratori in esubero verranno “salvati”. Al nucleo dei dipendenti assegnati in precedenza con il criterio del “centro di costo”, si aggiunge il gruppo di quelli che altrimenti avrebbero conosciuto la strada del licenziamento. I cosiddetti “esuberi verranno ripartiti secondo il criterio del numero di abitanti. Per addivenire a questa soluzione, però, è stato necessario ridurre il costo del personale. In pratica: i lavoratori entreranno tutti, ma lavoreranno per meno ore: 30 settimanali per gli operativi, 24 per gli amministrativi. Solo così, sostengono i sindaci, era possibile evitare dolorosi tagli di personale.

L’accordo odierno, per il quale esprime soddisfazione l’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto, però, lunedì sarà sottoposto al vaglio delle organizzazioni sindacali. Se queste diranno di sì, il transito alla società di scopo “Belice Impianti srl” potrà essere considerata cosa fatta. Altrimenti potrebbero essere i singoli lavoratori a scegliere di accettare o meno. Per il Comune di Monreale il servizio costerà 250 mila euro al mese (Iva inclusa). Tutto questo, ovviamente, fino al 30 giugno. Dopo quella data, la partita dovrà essere rigiocata.

A Monreale toccheranno, quindi, 69 operativi più 7 amministrativi. In più, quindi, in ragione del fatto che il Comune si fa carico di pagare gli esuberi, alla municipalità saranno riservati dei servizi aggiuntivi (possibile decespugliamento strade, per fare un esempio).
Di ottima notizia parla l’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto, secondo la quale “L’accordo raggiunto per l’Ato Palermo 2 è un’ottima notizia sia per i Comuni, in cui riprenderà così il servizio di raccolta dei rifiuti, che per i 276 dipendenti. L’intesa raggiunta tra i sindaci, alla presenza del commissario straordinario Giuseppe Taverna, consentirà la riassunzione del personale nonostante il fallimento dell’Ato dello scorso dicembre e una riduzione dei costi pari al 40%.

Lunedì è prevista la firma da parte dei sindacati, facciamo appello al loro senso di responsabilità. Non possiamo intanto che esprimere compiacimento per la prevista ripresa del servizio e la tutela dei livelli occupazionali, specie per una vicenda che la Regione ha sempre seguito da vicino, come dimostra la nomina di Taverna, capo della segreteria tecnica del mio Assessorato, a commissario straordinario. E’ questa la strada da seguire anche altrove, che esige una forte assunzione di responsabilità da parte dei sindaci e dei sindacati a vantaggio dei cittadini che pagano le tasse”.

La giornata era cominciata con un clima di tensione, con diversi dipendenti dell’Ato che manifestavano il loro disappunto davanti l’assessorato regionale di viale Campania. Disappunto, peraltro, manifestato anche dagli amministrativi, che ritenevano (e ritengono) di essere stati penalizzati rispetto ai colleghi operativi.