Questione Ato Palermo 2, tra la curatela e la Srr la fumata è nera

Mercoledì ancora un incontro. L'8 maggio è davvero il termine ultimo

PALERMO, 27 aprile - L'incontro programmato per oggi all'ufficio provinciale del lavoro, per procedere al fitto del ramo d'azienda con il personale indicato dai sindaci, si è concluso con una fumata nera. Ad oggi nessun dipendente transiterà nella società di scopo, nè si sa se questo transito potrà mai avvenire.

All'ufficio provinciale del lavoro il presidente della Srr, Filippo Di Matteo aveva già con sè gli elenchi del personale indicato da sei sindaci ed i relativi impegni di spesa, ma la partita non si è chiusa perchè la curatela fallimentare non ha ottenuto il via libera delle organizzazioni sindacali. Ad aver detto sì e ad aver presentato gli elenchi, più volte richiesti dal curatore Cristina Bonomonte, erano stati sei Comuni: Monreale, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Piana degli Albanesi, Belmonte Mezzagno e Santa Cristina Gela. Un totale di 134 operai che sarebbero potuti essere avviati al lavoro.

A quel punto, però, la curatela, d'accordo con i sindacati, ha dovuto fermarsi. Dall'altro lato, infatti, ci sarebbero stati 141 dipendenti da licenziare. Troppo alto, secondo l'avvocato Bonomonte, il rischio di dover fare fronte a tante impugnative da parte del personale licenziato. Troppo consistenti le probabilità di soccombere e di esporre l'azienda ad ulteriori noie.

"Mi spiace molto - dice l'avvocato Bonomonte - Io, però, devo fare gli interessi dei creditori della società, prima di quelli dei lavoratori. Se avessi avuto il conforto dei sindacati, mi sarei sentita più forte. In questo modo, invece, non posso correre il rischio di trovarmi davanti a 140 impugnative dei lavoratori licenziati".
Il criterio che sembra volersi affermare, pertanto, è quello del "tutti o nessuno", col risultato che, ad oggi, ancora i 275 dipendenti dell'ex Alto Belice Ambiente sono tutti ancora senza lavoro.

Il presidente della Srr, Filippo Di Matteo, esperirà un altro tentativo mercoledì prossimo, alle 10 del mattino, per quando cioè ha chiesto un incontro con i comuni presso l'assessorato regionale all'Energia, alla presenza del commissario straordinario, Giuseppe Taverna, nella speranza che i sindaci trovino l'accordo e si possa arrivare alla stipula del contratto.

Su quest'ultimo aspetto l'avvocato Bonomonte è chiaro: "L'8 maggio è il termine ultimo e non sarà possibile ulteriore rinvio. Per quella data o ci saranno i contratti stipulati o sarò costretta a licenziare tutti".