Monreale, il rischio default si allontana

Illustrato oggi il piano di riequilibrio pluriennale, approvato dalla Corte dei Conti

MONREALE, 27 aprile - Il concetto su cui si soffermano tutti è che l'approvazione da parte della Corte dei Conti del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, presentato dal Comune di Monreale, non deve essere assolutamente considerato come un punto di arrivo: è solo un punto di partenza.

Un punto di partenza che servirà a ripianare un debito, ad oggi, di 32 milioni di euro, per il quale serviranno dieci anni, ma che, se i progetti del Comune andranno a buon fine, potrebbe concludersi in un periodo di tempo inferiore.

I contenuti del piano e tutto quello che è servito perchè dalla Corte dei Conti arrivasse il tanto atteso sì
sono stati illustrati stamattina, nel corso di una conferenza stampa al Circolo Italia, dal sindaco Piero Capizzi, dal segretario generale del Comune, Domenica Ficano e dal ragioniere, Salvo Modica, funzionario di punta del settore Tributi. I tre hanno raccontato di come l'iter sia durato poco più di due anni. Da quando, era il febbraio del 2013, il Comune di Monreale, allora a guida Di Matteo, presentò un piano di riequilibri pluriennale del proprio bilancio, per ripianare la montagna di debiti che gravavano (e gravano ancora) sulla testa dei suoi cittadini.

Adesso il percorso sembra essere arrivato alla sua conclusione, dal momento che la Corte dei Conti ha detto sì, dopo aver esaminato con molta attenzione i carteggi presentati dal municipio, al piano di rientro, che darà la possibilità al Comune di Monreale di saldare i propri debiti, con una spalmatura decennale.
Il “via libera” dei giudici contabili è arrivato dopo una lunghissima istruttoria del Ministero degli Interni, che in questo lungo periodo aveva passato al setaccio i documenti prodotti dal Comune, chiedendo, man mano che procedeva l’esame, modifiche ed integrazioni.

L’ultimo scoglio l’amministrazione comunale lo aveva superato il 10 aprile scorso, quando la delegazione comunale, composta proprio dal sindaco, dal segretario comunale e il ragioniere Modica, aveva risposto al fuoco di fila di domande sulle criticità evidenziate dalla valutazione preventiva del ministero, riservandosi, d’accordo con la Corte, di integrare la documentazione nel giro di dieci giorni.

Adesso è arrivato l’ok e con esso arriva pure il momento di fare i conti su come questo debito dovrà essere ripianato. Il tempo concesso, come detto, è di dieci anni, anche se l’amministrazione comunale, come conferma il sindaco, spera di chiude prima. Magari con un’attenta politica di lotta all’evasione, pur senza voler aumentare la pressione tributaria. I numeri, ad oggi, parlano di una voragine di 32 milioni da restituire. La speranza dell’amministrazione, però, è quella di ridurre di molto il debito, grazie a delle transazioni, che Capizzi conta di chiudere quanto prima. Fra queste, quella con l’Amia, che potrebbe diminuire di sette milioni il passivo del Comune o quella con l’Ato, per la quale potrebbe risultare una riduzione del debito comunale di circa otto milioni, emersa dopo un primo “allineamento” dei dati.

Non è peregrino pensare, pertanto, che al termine di queste azioni transattive, il debito del Comune possa “sedersi” su cifre vicine a 17 milioni di euro.
"Un obiettivo molto importante e significativo - è voce unanime - sotto l'aspetto dell'immagine, perchè restituisce credibilità al Comune di Monreale. Non è stato facile, abbiamo temuto che non arrivasse l'accoglimento, ma ci abbiamo creduto a e ci siamo riusciti".

Nel giro di venti giorni, adesso, il provvedimento della Corte verrà motivato ed arriveranno, probabilmente, le prescrizioni a cui il Comune si dovrà attenere. Poi, entro giugno, dovrebbe arrivare una consistente anticipazione per chiudere le transazioni e proseguire il percorso virtuoso, già iniziato. Insomma, il rischio default al momento è scongiurato.