I due disoccupati interrompono la protesta dopo un colloquio con l'arcivescovo

A convincerli sono state le parole di solidarietà di monsignor Pennisi

MONREALE, 16 aprile – A farli decidere di scendere dal tetto del municipio sul quale erano saliti ieri mattina sono state le parole di conforto dell’arcivescovo. Pietro Lo Iacono e Ivan Costanza, i due disoccupati che ieri avevano dato vita ad una visibile forma di protesta, si sono lasciati convincere da monsignor Pennisi.

È durata, quindi, poco più di ventiquattr’ore l’azione dei due uomini che dalle 10 di ieri mattina, sfruttando le impalcature ancora montate sul retro del municipio, erano saliti sul tetto dell’edificio, per manifestare tutta la loro disperazione per un problema, quello del lavoro, del quale nessuno sembra prendersi cura. Ieri erano falliti tutti i tentativi di colloquio effettuati ripetutamente anche dai Vigili del Fuoco.

Oggi ai due manifestanti si è avvicinato l’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, che accompagnato da don Giuseppe Ruggirello, ha chiesto a Lo Iacono e Costanza di voler parlare con loro. I du oggi hanno accettato di andare a colloquio con il presule.
Monsignor Pennisi ha ascoltato in Curia i loro problemi, ha detto loro qualche parola di conforto, mostrando quella solidarietà alle problematiche umane ed economiche che, a volte, può fare la differenza, ed alla fine ha convinto i due manifestanti a desistere dalla loro azione. La Caritas metterà a disposizione dei due uomini delle derrate alimentari per le loro famiglie. Insomma si conclude positivamente un episodio che ieri aveva catalizzato l’attenzione di tanti monrealesi.

“Ho ricevuto questi uomini – dice monsignor Pennisi a Monreale News – e ho detto loro che hanno ragione a chiedere il lavoro, ma certamente il mezzo che hanno scelto non è quello giusto a facilmente dalla ragione possono passare al torto. A volte, però, è importante ascoltare i problemi della gente e ragionare con loro. Una parola di conforto o un momento di solidarietà possono essere d’aiuto per le problematiche della gente”.

Per quel che riguarda la loro posizione: i due sono stati accompagnati presso la caserma dei carabinieri, identificati e denunciati a piede libero per interruzione di pubblico servizio.