Le strade della provincia sono un colabrodo: solo dieci milioni per la manutenzione

Se ne è parlato oggi in Consiglio comunale a San Cipirello

SAN CIPIRELLO, 10 aprile - Dieci milioni di euro per tutta la rete viaria della Provincia regionale di Palermo. Sarà questa, nella migliore delle ipotesi, la disponibilità finanziaria nella mani del commissario Manlio Munafò. Che oggi ha preso parte ad una seduta straordinaria del Consiglio comunale dedicato alle disastrose condizioni in cui versano la Sp2, San Cipirello-Partinico, e la Sp4, San Cipirello-Corleone.

“Le due strade – ha assicurato il commissario – fanno parte degli interventi prioritari che realizzeremo con i fondi che ci stanzierà il Dipartimento regionale alle Infrastrutture”. Una cifra che oscilla fra 8 e 10 milioni. “Troppo pochi – fa notare – per una rete viaria di 2 mila e 200 chilometri”. Da palazzo Comitini è partita inoltre la richiesta affinché venga riconosciuto lo stato di calamità naturale per il territorio. Intanto a breve dovrebbero partire quattro cantieri, già appaltati: due interventi, per complessivi 150 mila euro, sulla sp2, e altri due interventi analoghi sulle sp91 e 65, che intersecano la sp4, franata da oltre 2 anni.

“Si tratta di problemi vecchi che sono diventati cronici – fa notare il sindaco Tonino Giammalva –. Da anni i sindaci e cittadini della zona chiediamo interventi sulle strade provinciali”. Dello stesso avviso è il collega di San Giuseppe Jato, Davide Licari: “La viabilità è un servizio essenziale e, davanti al rischio concreto di incidenti mortali, non basta dire che mancano i fondi. Ma bisogna trovare soluzioni chiare”. All’iniziativa hanno preso parte, oltre ai consiglieri comunali della zona, anche Vito Scalia, sindaco di Piana degli Albanesi, Vincenzo Cacioppo di Camporeale e Mario Lanza, vicesindaco di Corleone.

Presente anche il deputato regionale, Roberto Clemente, per il quale “è mancata una visione programmatica nella gestione della viabilità”. Assenti invece anche stavolta i rappresentanti del mondo politico e imprenditoriale partinicese, dove il problema sembra preoccupare meno. Nei due Comuni del Corleonese e della valle dello Jato, di contro, da oltre un decennio sorgono comitati spontanei che chiedono interventi strutturali sua una strada attraversata quotidianamente da miglia di pendolari.