Torna a risplendere la "Pietà con San Giovanni e la Maddalena" del XVI secolo

Il bassorilievo era stato rinvenuto nella chiesa di Villaciambra

MONREALE, 1 aprile – Un compianto del XVI secolo, appena restaurato, arricchirà l’esposizione del museo diocesano. A consentirne il recupero, realizzato da Gaetano Correnti, è stato il Rotary Club Monreale e Palermo.

Il bassorilievo, una Pietà con San Giovanni e la Maddalena, è stato rinvenuto, qualche anno fa, nella chiesa di Villaciambra dal parroco di allora, don Nino Licciardi.
Rovinato da colori posticci e sporcizia e con le mani della Vergine staccate dal busto, è stato restituito al suo antico splendore. Realizzato con la “mistura”, un composto di stucco, gesso, paglia, stoffa e carta, è da attribuire alla scuola di Antonello Gagini; secondo lo studioso Antonino Cuccia, l’autore sarebbe il figlio maggiore dello scultore, Giandomenico. La manifattura, manieristica, è stata impreziosita con delle dorature in oro zecchino fra i capelli. Le mani sono state rinvenute in un sacchetto, ricostruite e riattaccate al bassorilievo. Il direttore del museo, Maria Concetta Di Natale, ha assicurato che l’opera sarà allocata in un posto privilegiato all’interno del museo.

Si tratta di un’opera molto singolare e rara, nella cui tipologia, la “mistura”, non soltanto il Gagini si misurò. Lo fecero anche Michelangelo e Donatello. Erano opere molto diffuse anche per i costi più economici, ma la maggior parte si è deteriorata e persa. “Auspico – ha detto l’arcivescovo Michele Pennisi – che simili manifestazioni, cui contribuiscono più attori istituzionali ed associazioni culturali, possano ripetersi con il contributo di quanti credono che l’arte siciliana debba recuperare il senso della testimonianza della fede”.

L’arcivescovo ha anche ringraziato Gael De Guischen, consigliere del direttore generale dell’Iccrom (International centre for the study of preservation and restoration, of cultural property) e Enza Cilia, del Centro restauro siciliano, per avere offerto la loro collaborazione per il riordino dei depositi del museo diocesano.
“Tutte le iniziative – ha aggiunto monsignor Pennisi – messe in campo vogliono rilanciare il nostro museo diocesano nella tutela, salvaguardia e in una conoscenza sempre più diffusa in Italia e all’estero del ricco patrimonio religioso ed artistico della nostra diocesi”.

Monsignor Pennisi ha voluto ringraziare anche gli sponsor che hanno donato due carrozzine per consentire ai visitatori disabili di visitare il museo.