"Fatemi sapere se e quanti mezzi vi servono"

Il presidente della Srr, Filippo Di Matteo scrive ai sindaci dell'Ato

PALERMO, 16 marzo – La richiesta del fitto di una parte del ramo dell’azienda Alto Belice Ambiente partirà presto. Prima, però, toccherà ai Comuni far sapere alla società di scopo “Belice Impianti srl” se e quanti mezzi serviranno per espletare il servizio di raccolta rifiuti.

Le indicazioni sono emerse stamattina nel corso dell’incontro che si è svolto presso il dipartimento Rifiuti della Regione, tra il curatore fallimentare dell’Ato Palermo 2, Cristina Bonomonte, il presidente della Srr, “Palermo Provincia Ovest” Filippo Di Matteo (nella foto) e il commissario straordinario nominato dalla Regione, Giuseppe Taverna.

L’obiettivo è quello di procedere “a tamburo battente” per velocizzare le procedure del fitto, in modo da riportare i dipendenti ai propri posti di lavoro, dopo oltre un mese di sospensione.
Nella lettera che ha inviato a tutti i Comuni, Di Matteo da’ a questi un termine di quarantott’ore perche facciano sapere le proprie intenzioni, sulla base del fabbisogno, circa l’eventuale nolo dei mezzi. Va considerato infatti, che il presidente della Srr deve inoltrare la richiesta alla curatela e questa, a sua volta, deve essere autorizzata dal giudice fallimentare, Raffaella Vacca. Meglio, quindi, procedere con solerzia, altrimenti il rischio è quello di diluire ulteriormente i tempi. “Mi auguro che i sindaci rispondano nei tempi loro indicati – fa sapere Di Matteo – così avremo la possibilità di velocizzare le operazioni. Spero nei giro di una decina di giorni di ottenere l’autorizzazione da parte del tribunale”.

Sull’argomento mezzi, però, i Comuni vogliono vederci chiaro. Se questi saranno idonei a garantire il servizio di raccolta senza presentare problemi, allora se ne potrà parlare. Diversamente, meglio affidarsi ai noli dei soli mezzi cosiddetti “a fredo”, utilizzando il personale Ato, che nel frattempo tornerebbe in servizio.
Probabile, stando ad una prima disamina delle esigenze dei vari Comuni, che soltanto qualche sindaco appartenente alla cosiddetta “zona B” potrebbe fare richiesta dei mezzi. Tutti gli altri, considerate le condizioni estremamente precarie di questi potrebbero optare per un nolo. Prendere un catorcio che immediatamente presenterebbe problemi potrebbe rivelarsi una mossa antieconomica.