Rifiuti, Monreale potrebbe tornare a conferire a Bellolampo

Attualmente i siti autorizzati sono quelli di Siculiana e di Catania

PALERMO, 3 marzo – Attualmente, per la precisione dal 27 febbraio scorso la destinazione dei conferimenti dei rifiuti è quella di Siculiana e Catania, ma Monreale, così come tanti altri Comuni della provincia di Palermo, potrebbe tornare a conferire a Bellolampo.

A darne notizia è il presidente della Rap Sergio Marino, che fa sapere che il “reintegro nel sito palermitano dovrebbe riguardare i Comuni facenti parte della SSR Area Metropolitana Palermo”, nonché quelli limitrofi alla città.
“Ci è stato chiesto dalla Regione di integrare il piano di gestione operativo con una verifica di aspetti di natura geotecnica – aggiunge Marino – anche se non necessaria, perché i rilievi che sono stati fatti non riguardano il 3°settore in atto operativo che, tra l’altro, non pone alcun problema gestionale”.

L’Azienda informa che la stessa ha trasmesso, in data odierna, una relazione con i dettagli richiesti dalla Regione, confermando la propria disponibilità ad aprire le porte di Bellolampo alle amministrazioni comunali del comprensorio evitando così di caricare alle stesse oneri e costi esorbitanti, causati dalla lontananza delle altre discariche rispetto a quella di Palermo.

"La Regione inventa ogni giorno pretesti per rifiutare la disponibilità di Bellolampo, discarica interamente pubblica, ad accogliere i rifiuti dei comuni del palermitano – afferma il sindaco di Palermo e presidente dell’ANCI Sicilia, Leoluca Orlando. – La Rap ha, ancora una volta, adempiuto all'ennesima richiesta di produrre la documentazione, e il comportamento della Regione appare strumentale e dilatorio, come è accaduto altre volte nei mesi passati. È scandaloso, infatti, il comportamento della Regione che, non accogliendo la disponibilità dell'amministrazione e della Rap, nel far conferire i rifiuti presso la discarica di Bellolampo, continua a caricare sulle amministrazioni i costi esorbitanti dello smaltimento a vantaggio delle discariche private”.