Lavori verso la conclusione, il Dormitorio dei Benedettini riaprirà a settembre

dormitorio benedettino

Lo ha annunciato ieri sera la Soprintendenza di Beni Culturali

MONREALE, 24 febbraio – L’obiettivo è quello di riaprirlo a settembre per renderlo finalmente fruibile alla città e ai turisti. Parliamo del dormitorio dei Benedettini, i cui lavori di restauro sono stati completati nel 1997, ma che da allora non è mai stato disponibile per un pubblico utilizzo.

Adesso, però, la fruizione del sito, un vero e proprio gioiello del patrimonio artistico monrealese, potrebbe essere vicina allo striscione d’arrivo, se è vero, così come ha annunciato ieri sera l’architetto Lina Bellanca della Soprintendenza ai Beni Culturali della Regione, sta per essere completata la seconda scala. Una dotazione necessaria per far ottenere alla struttura il certificato di doneità antincendio, senza il quale l’apertura definitiva sarà impossibile.

Per questo ultimo ed importante intervento l’assessorato regionale ai Beni Culturali aveva stanziato la somma di 500.000 euro, ma i lavori a base d’asta, che saranno realizzati dalla ditta Edil Service di Patti, ne costeranno circa 300.000.
Tutto dovrà essere fatto in fretta, compresa la rendicontazione, considerato che l’intervento grava sugli stanziamenti previsti dal Po-Fesr 2007-2013, le cui pratiche entro quest’anno dovranno essere archiviate.

“E’ allo studio – afferma Lina Bellanca – un percorso unico che vedrà l’esposizione di alcuni beni lapidei facenti parte del chiostro dei benedettini e del santuario di Santa Maria del Bosco. Saranno abbattute le barriere architettoniche con ingresso anche dalla villa comunale. Sarà garantito inoltre un collegamento con la Sala San Placido del palazzo arcivescovile.
“Soddisfatto il sindaco Piero Capizzi, secondo il quale “si potrà restituire alla pubblica fruizione in breve tempo uno dei siti più prestigiosi dell’intero complesso monumentale. Un luogo del quale la città potrà riappropriarsi e nel quale potranno essere realizzate importanti manifestazioni culturali”.