Imu sui terreni agricoli, la scadenza del pagamento è fissata per martedì

Monreale considerato “Comune Parzialmente Montano”

ROMA, 8 febbraio - Qualche giorno ancora al termine di pagamento Imu sui terreni agricoli, la cui scadenza è fissata il prossimo martedì 10 febbraio. Ma qualcosa potrebbe ancora cambiare, creando ulteriori problemi e caos nel pagamento, giacchè il Tar del Lazio ha fatto slittare la sua nuova sentenza dal 4 al 18 febbraio, cosa che potrebbe cambiare ancora le regole di pagamento.

Il Governo Renzi dalla sua, in occasione del Consiglio dei Ministri straordinario tenutosi venerdì 23 gennaio 2014, ha risolto la questione dell'Imu agricola per i terreni ex montani, fissando nuovi criteri di tassazione. Il versamento dell’imposta, alla luce delle nuove determinazioni prese a seguito dell'incontro tra il ministro dell'economia Padoan e quello dell'agricoltura Maurizio Martina, non è dovuto in 3456 comuni (prima erano 1498), mentre lo è parzialmente in 655 comuni.

Il Decreto legge n.4/2015 approvato dal Governo, che prevede misure urgenti in materia di esenzione Imu sui terreni agricoli, ridefinisce anche i parametri di tassazione stabilendo che a decorrere dal 2015 l'esenzione si applichi:
- ai terreni agricoli e non coltivati, ubicati nei Comuni classificati come totalmente montani, come riportato dall'elenco dei Comuni italiani predisposto dall'Istat;
- ai terreni agricoli e non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, di cui all'articolo 1 del D.Lgs. del 29 marzo 2004 n. 99, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani, come riportato dall'elenco dei Comuni italiani predisposto dall'Istat.
E, a differenza del passato, dove nello stesso comune potevano convivere le due condizioni, impositiva ed esentativa per effetto della delimitazione delle zone svantaggiate, le nuove regole si applicano a tutto il territorio comunale secondo la classificazione ad esso riservata.

Il comune di Monreale, risulta inserito alla lettera “P” delle classificazioni pubblicate dall'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT). “P” come “Comune parzialmente montano”, su cui l'Imu va versata dai proprietari che non sono in possesso della qualifica di coltivatore diretto mentre sono del tutto esenti dal pagamento i proprietari Coldiretti ed Iap coltivatori e non.
L’esenzione prevista nei comuni ISTAT “parzialmente montani”, e Monreale è appunto tra questi, a favore degli agricoltori professionali, per i terreni posseduti e utilizzati nell’esercizio delle attività agricole, si estende anche alle ipotesi in cui i terreni agricoli, ivi compresi quelli non coltivati, vengano concessi in affitto o in comodato a coltivatori diretti (CD) e imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti ai fini previdenziali.

Sull'Imu da versare sui terreni agricoli, però, “Quanta confusione sotto questo cielo”, sembra ancora oggi l'ottimale rivisitazione del brano “Cielo”del Renatone italiano. Infatti, nonostante le nuove disposizioni, tutto e tutti sono tenuti ancora in viaggio, alla ricerca della chiarezza perduta, dal ricorso presentato dall'Anci e da varie associazioni di categorie, rispetto al quale il Tar del Lazio, il 18 febbraio prossimo, dovrebbe pronunciare la sua Sentenza, fugando, lo speriamo tutti, ogni perplessità.

Sul profilo del conduttore, infatti, la norma non lascia dubbi interpretativi, mentre permangono forti riserve sulla figura del possessore (proprietario, usufruttuario, enfiteuta, etc.) dei terreni medesimi che, ad una lettura razionale della norma, potrebbe essere individuata nella generalità dei contribuenti che ne affidano la conduzione a figure professionali agricole, incentivando in tal senso l’utilizzo dei predetti terreni a fini produttivi e non meramente speculativi.