Il SS.Crocifisso arriva anche in Venezuela: a Caracas in programma una mostra fotografica

L'iniziativa fa parte del progetto “Anno dell'Italia in America latina”

MONREALE, 3 febbraio – Le foto che riguardano i festeggiamenti ed in particolare la processione del SS. Crocifisso continuano a fare il giro del mondo. Dopo il successo tributato dentro i confini nazionali, anche l'Istituto italiano di Caracas (Iic), inaugura una mostra fotografica dal titolo “El Santo Crucifijo de Monreale”.

L’Iic di Caracas, la capitale del Venezuela, celebra infatti il mese degli Oscar. Lo fa proiettando quattro film italiani premiati agli Academy Awards: "Nuovo Cinema Paradiso" di Giuseppe Tornatore nel 1989; "Mediterraneo" di Gabriele Salvatores nel 1991;" La Vita e’ Bella" di Roberto Benigni nel 1998 e "La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino nel 2014.
Ma ad aprire l'anno dell'Italia in America Latina, il 29 gennaio scorso, è stata la mostra fotografica dedicata alla festa del Santo Crocifisso di Monreale. Una esposizione fotografica che, con ben 32 immagini, il fotoreporter venezuelano Adolfo Acosta, ha allestito per rappresentare le manifestazioni legate ai festeggiamenti che Monreale dedica ogni anno al Cristo, che oramai ha raggiunto la sua 388ª edizione. L'artista, marito di una nostra concittadina, attraverso le sue foto ha voluto immortalare la devozione ed il calore umano testimoniati a voce sia dalla moglie che dal suocero, che per diritto ereditario appartiene alla fratellanza.

La mostra, che resterà aperta fino al 27 marzo, fa parte del progetto “Anno dell’Italia in America Latina”, promosso dalla Farnesina con la collaborazione dei ministeri dei Beni culturali e del Turismo, dello Sviluppo Economico, dell’Istituto nazionale per il commercio estero, della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. Un'iniziativa che ha ricevuto il contributo di molte imprese.

Nel corso di questi dodici mesi circa 200 eventi valorizzeranno l'Italia contemporanea nelle sue componenti culturali, economiche, scientifiche e tecnologiche. Un ambizioso e complesso progetto che ha come obiettivo prioritario la valorizzazione dell'identità e dei talenti del nostro paese in America Latina.
L'autore, così, attraverso le immagini esposte si fa testimone anche nella capitale venezuelana, della spiritualità e del calore manifestato da tutti i monrealesi - e non solo - al “Patruzzu amurusu” . Una fede che unisce così come la cultura.