Questione rifiuti, le preoccupazioni dell'assessore: "Il fallimento dell'Ato Palermo 2 potrebbe non essere un caso isolato"

"Pronti per aggiornare il piano regionale dei rifiuti"

PALERMO, 2 febbraio – Una moderata preoccupazione motivata dal fatto che il caso dell’Ato Palermo 2 potrebbe estendersi anche ad altre realtà. Ecco perché occorre individuare al più presto delle soluzioni per evitare il verificarsi di altre situazioni analoghi.

Va in questa direzione l’azione dell’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto, che oggi ha avuto un incontro ritenuto positivo con l’Anci Sicilia, assieme al dirigente generale del dipartimento Rifiuti, Domenico Armenio. L’incontro, come fa sapere l’assessore, segna l’inizio di un percorso di collaborazione istituzionale, per il quale però è necessario che tutte le parti in causa agiscano con responsabilità nei confronti dei cittadini e dei lavoratori. L’obiettivo, si ricordi, è il passaggio dei lavoratori dagli Ato alle Srr e quindi alle specifiche società di gestione

“Il fallimento dell’Ato Palermo 2 potrebbe non essere un caso isolato - sostiene la Contrafatto - e per questo occorre individuare soluzione nel breve termine. Il Piano regionale dei rifiuti è in attesa del decreto del Ministero e siamo già al lavoro per aggiornarlo. Gli Aro sono previsti per legge e i rispettivi piani di intervento sono al vaglio della Regione, che approverà solo quelli conformi alle norme. Sono inoltre in corso di pubblicazione il bando di gara tipo, il disciplinare di gara tipo e il capitolato d’appalto per la gestione integrata dei rifiuti conforme alle normative vigenti, compresa quella comunitaria, anche in materia di differenziata, secondo i criteri ambientali minimi emanati dal Ministero dell’Ambiente”.

"Esprimiamo la nostra soddisfazione per l'incontro odierno – afferma dal canto suo il presidente dell'AnciSicilia Leoluca Orlando - che può rappresentare un momento di svolta rispetto ad una prolungata impasse nell'attuazione della Legge 9 del 2010".
"Abbiamo da più tempo invocato - continua Orlando - un approccio globale rispetto al tema della gestione del sistema integrato dei rifiuti, che possa prevalere sull'attuale quadro frammentato fondato sulla logica dell'emergenza che favorisce interessi particolari a discapito della tutela dell'ambiente e di un incremento dei livelli di raccolta differenziata".

"Riteniamo - conclude il Presidente dell'AnciSicilia - che vi siano le condizioni per poter avviare un percorso di collaborazione istituzionale che consenta di puntare sull'efficienza per poter salvaguardare i livelli occupazionale senza dovere incidere eccessivamente sui cittadini attraverso le imposte locali (TARI) ".