Rifiuti: lavorano solo otto dipendenti, il servizio riprende a macchia di leopardo

Atti vandalici nella notte: rifiuti sparpagliati per strada

MONREALE, 31 gennaio - È ripresa a macchia di leopardo, a partire dalla prime ore di stamattina, la raccolta dei rifiuti in diverse strade cittadine. A lavorare è stato solo un gruppo di otto dipendenti dell'Ato che ha agito, così come ha tenuto a precisare, "per senso di responsabilità".

Dipendenti che, proprio per questo motivo vogliamo citare, che hanno lavorato nonostante la pioggia battente, che ha flagellato il lavoro già difficile di raccolta. Si tratta di Fabio Adimino, Margherita Orlando, Giovanni Messina, Gaetano Bastone, Luigi Sanniù, Manuele Gebbia, Salvatore Pupella e Giampiero Arduino.

Gli addetti sono intervenuti in alcune zone di Monreale bassa e Monreale centro e si sono avvalsi di un furgone, di un autocompattatore e di un bobcat.
Va detto, però, che il lavoro degli operatori è stato reso notevolmente più difficile dal comportamento quanto mai incivile di qualcuno, ch,e probabilmente per una forma di protesta tutta da capire, nella notte ha provveduto a sparpagliare grosse quantità di rifiuti lungo le strade, obbligando gli addetti ad un lavoro estremamente arduo. Particolarmente colpite le zone dei "Cannola" e del "Canale".

Il lavoro di oggi ha scongiurato, almeno per le prossime ore il ricorso al cosiddetto decreto "191", quello che fa ricorso alla ditta esterna per effettuare il servizio. Ma è chiaro che se la situazione non dovesse sbloccarsi esternalizzare temporaneamente il servizio sarà una necessità.

"Ringrazio l'impegno di questo gruppo di dipendenti - afferma Capizzi - che con grande senso di responsabilità hanno lavorato in condizioni climatiche proibitive, dovendo far fronte, tra l'altro, all'inciviltà di qualcuno che in un momento così drammatico per la nostra collettività mette in atto gesti come quello di stanotte. Se però la situazione non dovesse risolversi, a partire da lunedì sarò costretto a fare ricorso alla ditta esterna con il "191", così come ha fatto presente il prefetto nel corso dell'ultimo incontro. Non posso lasciare che la città venga coperta dai rifiuti senza intervenire".