Questione Ato Palermo 2, lunedì il probabile accordo per il transito nella società di scopo

La "Belice Impianti srl" dovrebbe affittare un ramo della società fallita

PALERMO, 30 gennaio – Il giorno della verità arriverà lunedì. Quel giorno, infatti, alle 10 del mattino, è in programma l’incontro per la possibile stipula dell’accordo che consentirà ai 276 dipendenti dell’Ato Palermo 2 di transitare nella società di scopo e “salvare” il posto di lavoro.

Si è concluso in questi termini l’incontro che si è tenuto stamattina presso i locali del dipartimento Rifiuti a Palermo, per cercare di individuare una soluzione dopo il fallimento dell’Alto Belice Ambiente e la successiva richiesta di “sospensione” avanzata dal curatore fallimentare, Cristina Bonomonte, nei confronti dei dipendenti dell’azienda.

Se lunedì mattina arriverà il via libera, in pratica, gli impiegati dell’Ato potranno transitare presso la “Belice Impianti srl”, la società di scopo costituita qualche giorno fa dalla Srr “Palermo Provincia Ovest”, con sede al Collegio di Maria a Monreale e con a capo l’ex assessore ai Servizi a Rete, Nazzareno Salamone.
Attorno al tavolo di viale Campania si siederanno i Comuni, la Regione, e il curatore fallimentare. In pratica la “Belice Impianti srl” prenderà in affitto un ramo dell’azienda fallita, garantendo così il servizio ed assicurando, soprattutto, la continuità lavorativa ai dipendenti, che oggi hanno manifestato di fronte l'assessorato all'Energia. Il tutto potrebbe concludersi in pochi giorni.

Nel frattempo, i lavoratori, ai quali è stato assicurato che sono ancora aperte le loro posizioni assicurative e previdenziali, faranno sapere nelle prossime ore, dopo essersi consultati con le organizzazioni sindacali, se torneranno al lavoro o se si asterranno ancora in attesa che ci sia il “nero su bianco”.
Se dovessero continuare ad astenersi dal lavoro, i sindaci (qualcuno lo ha già fatto) saranno costretti a ricorrere ancora una volta al decreto “191” dando l’incarico di espletare il servizio alle ditte esterne.

Frattanto, i consiglieri comunali Giuseppe Romanotto, Antonella Giuliano, Giuseppe Guzzo, Marco Lo Coco, Angelo Venturella, Marco Intravaia, Fabio Costantini, Giorgio Rincione e Giuseppe La Corte chiedono la convocazione straordinaria con carattere d'urgenza del Consiglio Comunale per discutere della problematica.