Anche con i piccoli gesti si possono ridurre le emissioni di CO2

Presentato ieri il Paes: obiettivo riduzione del 20% dei gas serra entro il 2020

MONREALE, 30 gennaio – Tanti piccoli comportamenti, alcuni importanti accorgimenti per un obiettivo ambizioso, ma importante: ridurre le emissioni di Co2 in atmosfera, arrivando alla soglia confortante, ma ancora purtroppo lontana del 20% entro il 2020.

È stato presentato alla cittadinanza ieri pomeriggio a Villa Savoia il Paes (Piano di Aione per l'Energia Sostenibile), un importante approdo verso un progetto che, nelle intenzioni, permetterà a Monreale di uniformarsi alle direttive comunitarie.
Il Paes è stato illustrato nello specifico da Lorenzo Passafiume, amministratore unico della società Next che ha redatto il piano, con una serie di slides che in concreto hanno dimostrato cosa si dovrà fare.

Alla presentazione erano presenti l'assessore alle Politiche Comunitarie Nadia Granà, Giuseppe Di Verde, presidente del Consiglio comunale e Paola Naimi, presidente della terza commissione.
Dopo un breve excursus della storia del Paes esposto da Nadia Granà, che è partito dal patto dei sindaci fino alla scelta di adottarlo per raggiungere il 20% di riduzione dei gas serra, il piano è stato spiegato nel dettaglio.
“Il Paes non è un documento statico - ha tenuto a precisare Passafiume - ma in continua evoluzione, è dinamico”. Allo stato attuale è stata completata la seconda fase: ovvero quella che dirà come arrivare al 2020. La prima riguardava il patto dei sindaci, ed ora dovrà partire la terza fase, cioè la presentazione della relazione di attuazione ed in questo caso per il Comune sarà una vera a propria scommessa.

Il piano verrà inserito sia nell'albo pretorio per farlo conoscere ai cittadini che nella piattaforma energetica della assessorato all'Energia della Regione Sicilia entro il 31gennaio per l'approvazione e poi sarà inserito nella versione inglese nella piattaforma della comunità europea per il passaggio definitivo.
Lorenzo Passafiume partendo dalla direttiva europea del 2009/20 ha illustrato nello specifico come ridurre i consumi energetici del 20% e soddisfare il 20% di fonti rinnovabili. Per far questo, però, si deve partire da una collaborazione fattiva tra amministrazione e cittadinanza. “Per la cittadinanza - ha detto Passafiume – sarebbe opportuno creare per esempio dei gruppi di acquisto “verdi”. Si tratta, ad esempio, di formare gruppi di famiglie che insieme installino un impianto di fotovoltaico nello stabile in cui vivono. Ciò avrebbe un duplice vantaggio: da un lato si risparmia sui costi di acquisto e dall'altro si riducono le emissioni di gas nocive per il mancato uso di impianti di riscaldamento dell'acqua con i sistemi tradizionali”.

Le modalità di attuazione, costi e risultati, si effettueranno attraverso interventi in 7 macro aree: il settore edilizio, il terziario, la produzione locale di energia, l’industria, la mobilità e le strutture pubbliche.
Lo studio condotto dalla società romana è partito dalle caratteristiche fisiche e climatiche del territorio, da un'analisi dei settori edilizio, agricolo e dei trasporti, dalla verifica dei consumi energetici ed attraverso queste stime il modo di affrontare le azioni concrete. Dopo un’attenta analisi si inciderà nei settori dove si consuma di più come gli edifici pubblici, gli impianti di riscaldamento, illuminazione pubblica e parco auto. L'amministrazione nell'arco di questi anni dovrà adottare una serie di misure per raggiungere l'obiettivo della riduzione del 20% di CO2 stando attenti, per esempio, a non lasciare le luci accese negli uffici o nelle scuole durante la notte, acquistando mezzi elettrici per la viabilità cittadina, modificando il sistema di illuminazione pubblica usando lampade di ultima generazione con bassi consumi.

Già Monreale ha fatto passi avanti in questo senso, infatti, ha sorpreso un dato sulle fonti rinnovabili, in particolare la realizzazione degli impianti fotovoltaici sparsi nel territorio che ha evidenziato ha un buon riscontro cioè incremento del 0,75% rispetto allo 0,28% in Italia così come anche gli impianti eolici, un incremento del 0,20% a Monreale rispetto allo 0,14% Italia. Si passerà da 139,549 tonnellate di CO2 nel 2005 a Monreale fino al 3,23 tonnellate pro capite nel 2020.
In sostanza si potrà incidere in due modi: uno quantificabile e materiale come gli impianti fotovoltaici ed uno importante a medio e lungo termine attraverso la sensibilizzazione della cittadinanza, incidendo sui piccoli studenti.

Dunque tanti comportamenti virtuosi consentirebbero a tutta la comunità di ridurre le emissioni di energia, come spegnere le luci di una stanza quando non è necessario, non fare scorrere inutilmente l'acqua dal rubinetto, usare i riscaldamenti solo quando è strettamente necessario, così come i climatizzatori d'aria, spegnere anche dall'interruttore generale il televisore di casa. Tutto questo, per quanto sembri poca cosa, è un fatto di educazione che aiuta a ridurre le emissioni di gas nocive nell'aria.
Abbiamo in programma – ha ribadito l’assessore Granà - un incontro con tutte le scuole per promuovere queste azioni da intraprendere”.
“Sono soddisfatto di questa giornata – ha aggiunto Giuseppe Di Verde - dopo il voto unanime del consiglio comunale, questo ci consentirà di diminuire l'emissione di CO2 ed il risparmio di energia coinvolgerà gli edifici pubblici e privati. Negli anni – ha concluso – potremmo avere enormi benefici. L'amministrazione stara sempre vicino a questo tipo di iniziative”.

“In commissione abbiamo trattato l'argomento del piano energetico – ha sostenuto Paola Naimi - ed all'unanimità abbiamo dato parere favorevole. Nel piccolo noi privati possiamo contribuire al risparmio per il futuro dei nostri figli. Constato con un po’ di amarezza l'assenza dei cittadini su un argomento come questo che interessa tutta la cittadinanza, ma ci faremo portavoce con impegno della diffusione del Paes. La gente deve sapere che nel proprio piccolo si può fare qualcosa”.