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Questione Ato rifiuti, tutti chiedono l'esercizio provvisorio

| Enzo Ganci | Cronaca varia

Sindaci e sindacati spingono per questa soluzione. Nel pomeriggio altro incontro in assessorato

MONREALE, 29 gennaio – Una sospensione temporanea in grado di individuare una soluzione giuridica, salvando la continuità del servizio ed i posti di lavoro dei 277 dipendenti dell’Ato Palermo 2.

Solo così sara' possibile risolvere il gravissimo problema della gestione dei rifiuti nato dopo il fallimento dell’Alto Belice Ambiente.È quello che emerso dall’incontro che si è tenuto stamattina in prefettura, alla presenza dei sindaci dei Comuni che compongono l’Ato e delle organizzazioni sindacali, che sono stati ricevuti dal vicario del prefetto, Maria Rosa Trio.
Tutti in coro chiedono “l’esercizio provvisorio”, un escamotage che reputano quanto mai utile per consentire di traghettare la nave fino all’approdo della Srr.

L’esercizio provvisorio, un artifizio peraltro utilizzato in occasione del fallimento dell’Amia, darebbe la possibilità materiale di operare e potrebbe avere una durata trimestrale: il tempo necessario, in pratica, per predisporre gli atti ed evitare i disastri ambientali per i Comuni interessati e lavorativi per i dipendenti Ato.

Per fare questo, sarà quanto mai necessaria l’intercessione della Prefettura, così come della politica regionale, che dovrebbero mettersi a ragionare, fatta salva – ovviamente – l’autonomia del tribunale, per chiedere un cambio di rotta ed indurre il curatore fallimentare dell’Alto Belice Ambiente, Cristina Bonomonte a tornare sui suoi passi.
Al momento, invece - va ricordato - i lavoratori risultano sospesi, tanto che da stamattina il servizio non viene più effettuato e chissà quando potrà tornare attivo, se non verranno individuate delle soluzioni.

La situazione, però, è in divenire. Oggi pomeriggio all’assessorato regionale all’Energia, sono in programma altri incontri per capire se esiste la possibilità di percorrere altre strade e studiare percorsi alternativi.

“L’esercizio provvisorio – osserva Dionisio Giordano della Cisl – servirebbe per l’immediatezza e fungerebbe da paracadute per consentire di riavviare un percorso ed evitare pesanti conseguenze sul piano dell’emergenza igienico sanitaria e dell’ordine pubblico. La strada, inutile negarlo, è in salita, ma da qui a breve potrebbero arrivare delle altre novità”.

· Enzo Ganci · Editoriali

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