Questione Ato Palermo 2, l'assessore Contrafatto istituisce un tavolo permanente

Domani e venerdì sit-in di protesta dei lavoratori davanti la Prefettura

PALERMO, 28 gennaio - E’ stato istituito oggi, presso l’assessorato regionale all’Energia, su iniziativa dell’assessore Vania Contrafatto, il tavolo permanente per affrontare la crisi dell'Ato Belice Ambiente, la società che ha curato la gestione dei rifiuti per conto dell’Ato Palermo 2.

Al tavolo prenderanno parte delegazioni di sindaci e sindacati e alcuni esperti del settore, così da individuare una soluzione per una vicenda ormai in stallo dopo la dichiarazione di fallimento.
Il tavolo è frutto dell’interlocuzione avviata tra il commissario straordinario, Giuseppe Taverna e il giudice fallimentare e degli incontri tra l’assessore Contrafatto (nella foto) e il Prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, “che ancora una volta - dice l’assessore Contrafatto - ha confermato la propria attenzione e sensibilità istituzionale verso una vertenza che tocca da vicino i cittadini e i lavoratori“.

Sulla vicenda, frattanto, si fanno sentire i sindacati, che sottolineano che, malgrado la nomina del commissario straordinario da parte della Regione , il curatore fallimentare ha ribadito ancora una volta l’impossibilità per i 276 lavoratori di proseguire l’attività lavorativa nei 17 comuni della provincia di Palermo . “E’ fondamentale - spiegano Valerio Lombardo Fp Cgil, Dionisio Giordano Fit Cisl e Nino Celano Uiltrasporti - che le istituzioni, la politica e lo stesso tribunale fallimentare intervengano per evitare emergenze igienico sanitarie, sociali e di ordine pubblico che sono già dietro l’angolo e che, fino ad oggi, sono state evitate dal grande senso di responsabilità dei lavoratori, che hanno reso comunque il servizio nonostante il mancato pagamento di ben tre stipendi e l’incertezza sul futuro”.

Così i lavoratori torneranno a protestare davanti la Prefettura di Palermo dalle ore 10 in via Cavour, domani e venerdì in un sit-in per far sentire a gran voce il disagio di 276 famiglie , “confidiamo che il Prefetto di Palermo possa condurre a ragionevolezza tutti gli attori coinvolti. Abbiamo atteso fino ad oggi la soluzione del problema – concludono i tre sindacalisti - , che passa a parere nostro o attraverso l’autorizzazione dell’esercizio provvisorio da parte del tribunale o il passaggio immediato dei lavoratori alle Srr. Allo stato attuale, risulta complicato arginare le reazioni spontanee dei lavoratori, sono davvero esasperati”.

La vicenda, infine, registra pure l’intervento del consigliere comunale, Giuseppe Romanotto: “Con quale contratto prestano la loro attività al servizio del Comune – si chiede Romanotto – se sono assicurati contro gli infortuni sul lavoro se hanno una copertura previdenziale e chi li pagherà per il lavoro reso in questi giorni? Sono stati informati i lavoratori dell'ATO di questi problemi? Vorrei sapere inoltre - conclude - cosa ha deciso il curatore fallimentare sulla sorte dei rapporti di lavoro considerando che non è possibile continuare l'attività per la società fallita”.