Questione Ato rifiuti, la Regione nomina un commissario

Frattanto i sindaci chiedono l'istituzione di un tavolo tecnico

PALERMO, 19 gennaio - Alla fine la Regione si decide: nominerà un commissario straordinario per la gestione dell'Ato Palermo 2. La decisione arriva al termine di ore febbrili, fatte di contatti intercorsi tra i sindacati, gli uffici del dipartimento Rifiuti e l'assessore regionale all'Energia, Vania Contrafatto.

Non si conosce ancora il nome della persona prescelta, ma soltanto la volontà degli uffici di viale Campania di individuare una figura in grado di dare continuità ad un servizio che, altrimenti, difficilmente sarebbe potuto essere garantito in maniera unitaria.
Il commissario che si insedierà nei prossimi giorni avrà il difficile compito di traghettare il servizio e la collocazione del personale verso la Srr "Palermo Provincia Ovest", che dovrebbe assorbire in via definitiva i dipendenti della fallita "Alto Belice Ambiente spa".

La decisione era attesa ed auspicata dalle organizzazioni sindacali che ritengono, così come afferma Dionisio Giordano della Cisl, che la scelta possa determinare "maggiori garanzie ed evitare che il servizio possa avere 17 interlocutori diversi", tanti quanti, cioè, sono i Comuni che compongono l'Ato.

Il sindacato aveva puntato l'indice contro il curatore fallimentare Cristina Bonomonte, che, con una lettera che lasciava pochi margini all'interpretazione, parlava di messa in quiescenza degli operatori. Un passo che tutti hanno interpretato come l'anticamera del licenziamento che, oltretutto, avrebbe determinato a partire dai prossimi giorni lo stop della raccolta e il diffondersi della conseguenziale emergenza igienico sanitaria.

L'avvocato Bonomonte, inoltre, aveva inviato una lettera ai sindaci, chiedendo loro di manifestare eventuale interesse per l'utilizzo dei mezzi dell'Ato. Una manifestazione che i sindaci dovrebbero effettuare entro il 22 gennaio. Nella lettera della Bonomonte, la stessa, titolare della curatela, avrebbe fatto sapere l'importo necessario all'utilizzo dei mezzi.

Frattanto, i sindaci si sono riuniti oggi a Corleone, dove è emersa una linea unitaria, con i quali i primi cittadini dei 17 centri che compongono l'Ato, chiedono l'istituzione di un tavolo tecnico aperto a tutti gli organi istituzionali per individuare in tempi immediati una soluzione che è già degenerata e che potrebbe portare pure i dipendenti ad incrociare le braccia con gli effetti deleteri che questa decisione avrebbe.