Rete del gas a Monreale, indaga la Procura

L'indagine, ancora a carico di ignoti, condotta dai pm Bologna e Scaletta

MONREALE, 17 gennaio - Ancora non c'è un destinatario ben preciso e l'indagine, come riporta oggi il quotidiano "Live Sicilia", risulta a carico di ignoti. Quel che è certo, però, è che la procura di Palermo indaga sulla realizzazione della rete del gas a Monreale e nelle frazioni.

Titolari dell'indagine sono i pm Enrico Bologna e Dario Scaletta, che stanno cercando di fare luce sulle varie fasi della sua posa in opera. Proprio per questo circa due mesi fa hanno dato incarico a due professionisti, un architetto ed un ingegnere, di redigere un'accurata perizia.
In pratica i due incaricati hanno avuto il compito di verificare "l'integrità e la sicurezza delle rete e delle tubazioni per il trasporto del gas metano effettuando una mappatura ove siano evidenziate tutte le criticità".

Ed i risultati della loro verifica non sarebbero stati affatto confortanti se è vero, come appare dalle prime indiscrezioni, che la rete presenterebbe diversi punti di criticità: "prese non a norma", tubi di misura inferiore a quelli previsti dalla legge, materiali di risulta utilizzati per coprire gli scavi e qualche altra situazione poco chiara.

Fatti che, ritengono i piemme, pur con la dovuta cautela per evitare inutili allarmismi, potrebbero comportare danni per la pubblica incolumità, peraltro smorzati dalla Prefettura, già informata della questione.
L'indagine scaturisce dal sequestro di beni cui erano stati sottoposti nei mesi scorsi, come misura di prevenzione i fratelli Salvatori e Gaetano Cavallotti, titolari della ditta Comest che aveva realizzato la rete del gas a Monreale.