Dipendenti comunali, parte un'indagine conoscitiva interna: presto la riorganizzazione degli uffici

Le schede già in distribuzione: sono dirette a tutti i 388 dipendenti

MONREALE, 14 gennaio – Al momento è solo un atto interno conoscitivo. Presto, però, da questo potrebbe nascere una vera e propria riorganizzazione della macchina organizzativa del Comune. Può essere letta in quest'ottica la distribuzione delle schede informative che coinvolge tutti i dipendenti comunali.

Le schede stanno per essere consegnate in questi giorni (tanti le hanno già ricevute, qualche altro la riceverà a breve) ai 388 dipendenti del Comune, tra impiegati a tempo indeterminato e precari.

Serviranno a mo' di "ricostruzione" della carriera di ciascuno, in cui ciascun dipendente, dovrà elencare i tratti salienti della propria vita lavorativa: dal titolo di studio posseduto, agli uffici nei quali si è prestato servizio, agli incarichi ricoperti. Una sorta di "curriculum vitae" lavorativo, che sarà sottoposto ai vertici amministrativi del Comune, segretario generale, Domenica Ficano in testa.

Quella che, però, è una normale attività cognitiva presto potrebbe diventare altro e passare, quindi, ad una fase operativa, finalizzata ad una più efficace funzionalità organizzativa del Comune. Un'attività figlia di una solida unità di intenti fra l'amministrazione Capizzi e la struttura burocratica del municipio, che vuole inquadrarsi nel rispetto della legge "190", cosiddetta "anticorruzione", così come dell'ormai famoso "Codice Vigna". Normative, entrambe, che prevedono una rotazione periodica del personale, specie nei settori nevralgici dell'attività amministrativa: finanze, appalti, lavori pubblici fra tutti.

Una normativa che si prefigge un duplice scopo cautelativo: nei confronti dell'amministrazione, per evitare il rischio dell'insorgere di "piccoli centri di potere" determinati da una lunga ed a volte eccessiva permanenza di un funzionario nello stesso settore. Nei confronti dello stesso impiegato, per evitare che la sua lunga permanenza nel medesimo ufficio possa sottoporlo a pressioni esterne, non sempre trasparenti.
Quando il quadro sarà chiaro, come sottolinea il segretario Ficano, partirà il confronto con i dirigenti e le organizzazioni sindacali per rispettare tutti i passaggi istituzionali necessari.