Il Governo regionale vuol portarla in aula al più presto
PALERMO, 12 gennaio – Occorrerà certamente una modifica legislativa, probabilmente alla legge regionale 9/2010, quella che regola su tutto il territorio siciliano il sistema di smaltimento dei rifiuti. Questo ciò che è uscito fuori dall'incontro tra i sindaci dei Comuni dell'Ato Palermo 2 e l'assessore reginale all'Energia, Vania Contrafatto.
Solo un intervento normativo, che il governo regionale vuol portare in aula al più presto (in settimana è prevista una seduta), può individuare una soluzione per fare in modo che i Comuni che componevano l'Ato possano continuare a garantire la continuità del servizio, riuscendo, allo stesso tempo a garantire, i livelli occupazionali.
In pratica, in attesa che il personale transiti definitivamente alla Srr, i Comuni potrebbero gestirlo in proprio, pu non incardinandolo nelle proprie piante organiche, per rispettare il Patto di stabilità, per evitare che le proprie strade si trasformino presto in discariche a cielo aperto.
Tutto ciò, è opinione comune, se da una parte potrà continuare a garantire il posto di lavori ai dipendenti, dall'altro, dovrebbe, al tempo stesso, assicurare pure significativi risparmi. Un anno di transizione, in attesa, che la questione trovi una soluzione definitiva.
Per Monreale sulla base del piano di intervento dell'Aro, il numero totale di dipendenti che sarà possibile incamerare (temporaneamente) grazie a questa soluzione è di 76 (69 operatori più 7 amministrativi).
Saranno fondamentali i prossimi giorni per capire in che modo nei comuni dell'Ato Palermo 2 potrà essere garantito il servizio di smaltimento dei rifiuti, che il Comune vorrebbe esternalizzare, ritenendo troppo difficile la gestione "in house".