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Il fallimento dell'Ato: i motivi sono tanti

| Lorenzo Salamone | Cronaca varia

I costi sono lievitati a dismisura nel corso degli anni

MONREALE, 8 gennaio – Il tribunale ha detto ufficialmente quello che era già un dato di fatto: l'Ato è stato un progetto fallimentare durato dieci anni, dato in mano ad alcuni politici in un concorso di colpe per avere distrutto il principio di un ambiente da salvare.

Tutto questo facendo pagarealle famiglie un conto sempre più in crescendo, ma senza i risultati sperati. Basti rilevare che una fattura di pagamento per una famiglia per un'abitazione media da 90 metri quadri che nel 2002 era di 106,68 euro, ha raggiunto nel 2013 la cifra di 360 euro.

La vera spada di Damocle che si è abbattuta sul bilancio comunale è costituito dal debito con l'Alto Belice Ambiente S.p.A. di cui Monreale è stato socio maggioritario. La società ad ottobre 2010 comunicò al comune di Monreale un costo del servizio previsto per il 2011 di 5.163.000 euro, aggiornato all'8 settembre 2011 a 7.055.000 euro. Ed è così, che il comune di Monreale diventa un malato cronico. Un malato che va continuamente monitorato per garantirne la precaria esistenza, con la gente che non sa perchè sta pagando una tassa fra le più esose di tutti i comuni d'Italia, senza timore di essere smentiti.

Ed così che sotto la valanga dei rifiuti rimane sommersa Monreale che non brilla nella raccolta differenziata, a differenza di altre realtà aministrative "responsabili", dove questa genera abbastanza entrate per mantenere i costi bassi sino ad un abbattimento del 60 per cento circa della bolletta che arriva alle famiglie. Gli amministratori di quelle località riescono a trasformare la raccolta della spazzatura in un business che offre buone opportunità di guadagno, presentado il riciclaggio come un'attività il cui scopo è migliorare le condizioni di vita delle città.

Da noi ,a partire dal gettone di presenza percepito dai rappresentati del Cda degli Ato, le montagne delle spese sono state lievitate intanto da un eccessivo numero del personale amministrativo, ben remunerato, ma soprattutto dalla spesa per il raggiungimento delle discariche fino all'altro fronte dell'Isola e non ultimo dal mancato centro ecologico per ricevere la differenziata.

Domani dopo l'Ato entrerà in campo la nuova società consortile per la regolamentazione del settore di gestione rifiuti, la "Palermo provincia ovest" costituita per il cinque per cento dalla Provincia e per la restante parte dai 21 Comuni che la compongono, con l'augurio di non ereditare tutta la fallimentare impresa delle Ato.

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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