"Il cigno di Triquetra": la storia di un uomo fuori dalla righe, giunto fino a noi

Presentato il libro su Antonio Veneziano di Franco Guarnera. LE FOTO

MONREALE, 12 dicembre – Le avventure, le disavventure, gli scontri politici e ideologici di un grande monrealese del passato, ricordato come il "Petrarca siciliano". Questo ed anche più nel libro "Il cigno di Triquetra", dedicato alla vita di Antonio Veneziano.

L'opera, scritta da Franco Guarnera, è stata presentata oggi pomeriggio al circolo di Cultura "Italia" alla presenza di numerose autorità, sindaco Piero Capizzi in testa.

Il cigno di Triquetra (nome antichissimo della Sicilia, quest'ultimo, probabilmente di origine celtica) è un romanzo avvincente, che narra delle tante peripezie di un uomo colto, in grado di parlare più lingue, protagonista di una vita ecclesiastica mancata, quindi cacciato di casa e finanche preso prigioniero.
Insomma un personaggio controverso, del quale, però, ci sono arrivati gli splendidi versi, che lo hanno reso celebre e che ne fanno, certamente, uno dei personaggi più grandi della storia di Monreale. Sullo sfondo, inoltre, si staglia il periodo in cui Veneziano visse, il XVI secolo, epoca di grandi cambiamenti politici e culturali, che segnò mutamenti profondi anche nella vita monrealese.

Antonio Veneziano, così come ha ribadito l'autore, tra l'altro, aveva pure un ruolo politico nella cittadina del tempo, un ruolo che lo portava anche ad avere delle posizioni conflittuali con il potere politico. Fatto, questo, che ne aumentava i contorni di personaggio a volte un po' fuori dalle righe, ma certamente affascinante.
"Un libro che ci porta indietro nel tempo – ha detto il sindaco Piero Capizzi – e ci propone la storia di un uomo che fa parte della nostra cultura, che noi vogliamo valorizzare, ricordando che la politica ha il compito di stimolare il senso civico e la valorizzazione della nostra tradizione".

"Accresce la nostra identità e consente di accendere la luce su ciò che appartiene ai monrealesi – hanno aggiunto gli assessori Giuseppe Cangemi e Ignazio Zuccaro – Monreale è una città dove la cultura ed il patrimonio sono valori importanti e dove vogliano realizzare iniziative di spessore".
La disponibilità ad ospitare manifestazioni culturali di questo livello è stata ribadita dal presidente del Circolo Italia, Lillo Aricò, che ha ricordato la figura del professore Pino Giacopelli, recentemente scomparso, che già nel 2010, in occasione del 467° anniversario della nascita di Antonio Veneziano, ne aveva ricordato la storia. "Il Circolo Italia – ha ribadito Aricò – sarà sempre sensibile ad ospitare iniziative che contribuiscono alla crescita culturale della nostra cittadina".

La serata, alla cui realizzazione hanno partecipato l'associazione Donnattiva e l'Ordine dei giornalisti di Sicilia, è stata allietata dalle appassionate letture di alcun brani tratti dal libro, eseguite da Sara Autovino, Rosalba Madonia e Anna Leto. Apprezzato l'accompagnamento musicale al pianoforte eseguito dal giovane Mauro Sclafani.