Una sinergia tra Comuni salva l'ufficio del Giudice di Pace di Partinico: a Monreale non è stato possibile

Accordo fra sei Comuni. Anche Monreale avrebbe potuto seguire questa strada

MONREALE, 11 dicembre – Una proceduta che a Partinico ha dato i suoi frutti, a Monreale, invece, non ha avuto riscontro. Quella del mantenimento dell'ufficio del Giudice di Pace, soppresso nella cittadina normanna da oltre un anno.

A Partinico ha funzionato la sinergia tra i Comuni di Balestrate, Borgetto, Trappeto, Giardinello, Montelepre e (ovviamente) Partinico, comune capofila. Quest'ultimo mette a disposizione i locali e si fa carico della fornitura dell'energia elettrica.

Il sindaco Salvatore Lo Biundo, inoltre, con propria determinazione, ha individuato nella figura del funzionario Leonardo Russo il vertice dell'ufficio. Una gran bella comodità, pertanto, per l'utenza del comprensorio partinicese, che può evitare, in questo modo, faticose trasferte palermitane.
Diversamente le cose sono andate nel territorio monrealese, dove l'ufficio è stato soppresso nel quadro della politica di tagli effettata dal ministero di Grazia e Giustizia. La passata amministrazione, per amore di verità, aveva esperito alcuni tentativi finalizzati a consentirne il mantenimento. Sarebbe stato necessario, però, che le amministrazioni del territorio sul quale insisteva l'ufficio fossero intervenute economicamente, facendosi carico di tutte quelle spese che sono state storicamente di competenza del Ministero della Giustizia, ivi compreso il costo del personale in servizio e le spese di gestione che in precedenza erano rimborsate al 50% dal Ministero.

A causa del momento di grande difficoltà che si trovano ad affrontare tutte le piccole municipalità, però, il concretizzarsi di queste condizioni si è rivelato praticamente impossibile.
Il consorzio sarebbe dovuto essere costituito, oltre che da Monreale, da Altofonte, San Giuseppe Jato, San Cipirello e Camporeale. A Monreale, che sarebbe dovuta essere sede, sarebbe toccato di mettere a disposizione i locali (ormai ex) di piazza Canale. Gli altri Comuni, avrebbero dovuto contribuire con altre forme, come per esempio, quella di provvedere al personale o al pagamento delle bollette. E proprio da parte degli altri Comuni sarebbero arrivate le maggiori difficoltà, dovute alle ristrettezze economiche.