Una scuola superiore di Arte e Artigianato a Monreale, con nuovi sbocchi occupazionali

L'idea la lancia l'arcivescovo Michele Pennisi. La sede a San Gaetano

MONREALE, 7 dicembre - Una Scuola Superiore di Arte e Artigianato a Monreale è l'iniziativa proposta dall'arcivescovo di Monreale Monsignor Michele Pennisi nel corso del convegno che si è svolto nei giorni scorsi presso la biblioteca del Senato a Roma.

La proposta, che, è stata condivisa dal sindaco di Monreale Piero Capizzi, il quale ha già dato la massima disponibilità al presule al fine di poter avviare questo progetto, rappresenterebbe anche uno sbocco occupazionale importante per la città normanna che vanta origini culturali illustri.

Sin dal suo insediamento Monsignor Pennisi, oltre ad essere un pastore e un punto di riferimento importante per la vita spirituale della Arcidiocesi e della Sicilia, ha mostrato grande impegno nel portare avanti iniziative di sviluppo culturale, turistico, e soprattutto sociale al fine di creare delle alternative di sviluppo socio-economico per un territorio che si trova a vivere un periodo di grave crisi. "Da alcuni mesi stiamo riflettendo sull'ipotesi di creare a Monreale una Scuola Superiore di Arte e Artigianato – ha dichiarato Monsignor Pennisi – con una particolare attenzione all'arte sacra e all'artigianato a servizio della liturgia, settore che rappresenta il 90% della produzione artistica italiana.

Il comparto non conosce crisi: sono oltre 500, infatti, le nuove chiese costruite negli ultimi venti anni solo in Italia, ma a livello globale c'è una rinnovata attenzione all'artigianato sacro". L'arcivescovo Pennisi ha anche pensato al luogo dove potrebbe nascere questa scuola infatti ha dichiarato che: "Per ospitare la scuola – ha aggiunto l'arcivescovo - si è ipotizzato di sistemare il primo piano del monastero di San Gaetano, di proprietà della parrocchia Santa Maria Nuova, che si erge nel quartiere Carrubbella. Andrebbero fatti pochi aggiustamenti per accogliere le attività didattiche nelle quattro aule spaziose che si trovano al suo interno".

"Aprire a Monreale -ha concluso Pennisi- una scuola del genere significherebbe creare un collegamento fecondo tra Duomo (6.350 mq di mosaici), Museo Diocesano (con molte opere pregiate), Biblioteca Diocesana (con un ricco fondo del Cinquecento), Scuola e altre istituzioni". L'artigianato dei preziosi e in generale l'artigianato alto costituisce una delle fonti di ricchezza della Sicilia. Si punta alla trasmissione delle tradizioni dei maestri artigiani. Si conta di valorizzare i talenti formati, promuovendo nuove realtà imprenditoriali, anche con un incubatore d'impresa. Con questa iniziativa ci si propone in modo concreto di garantire un futuro di lavoro a tanti giovani con attitudini all'artigianato che permetta loro di coniugare manualità e creatività.

"La nostra città – ha dichiarato il sindaco Piero Capizzi- possiede tutte le caratteristiche per ospitare una scuola così prestigiosa , Monreale nei secoli è stato un centro famoso ed importante e presto siamo certi entrerà a far parte della lista dei patrimoni dell'UNESCO, come ho già detto ieri mattina a sua eccellenza monsignor Pennisi il Comune accoglie con grande piacere questa proposta e metterà a disposizione personale e quanto altro serva per la piena riuscita dell'iniziativa".

La Scuola secondo la Curia di Monreale potrebbe essere collegata anche al Palazzo Reale, per valorizzare il Fondo Torres della Biblioteca del Seminario, con eventuali attività di restauro del patrimonio librario. Per avviare e sostenere l'iniziativa non è possibile contare soltanto sull'eventuale finanziamento di corsi di formazione professionale da parte della Regione Siciliana. Bisognerebbe coinvolgere quante più istituzioni possibili: banche e fondazioni; amministrazioni pubbliche; università; scuole; associazioni artigianali; camera di commercio.