Caputo: "Mi auguro che venga revocato. E' un momento particolarmente delicato"
MONREALE – Non accenna a delinearsi una soluzione per quel riguarda il problema dell’emergenza rifiuti che attanaglia Palermo e diversi Comuni della Provincia. Ai guasti del trituratore della discarica di Bellolampo, che hanno messo in ginocchio il sistema di smaltimento, si aggiunge ora lo sciopero annunciato dai lavoratori dell’Ato Palermo 2, che per il giorno 1 febbraio fanno sapere di voler incrociare le braccia.
Tutto questo alla vigilia del commissario liquidatore, che domani pomeriggio sarà nominato nel corso dell’assemblea dei sindaci. Una nota a firma dei sindacati Cgil, Cisl e Uil espone alcune lamentele dei lavoratori, prima fra tutte il mancato pagamento dello stipendio di dicembre. I lavoratori, che si dicono “delusi ed incazzati”, affermando di sentirsi “presi in giro”. «Le famiglie dei 300 lavoratori – dice la nota – hanno aspettato invano gli stipendi che avrebbero loro permesso di pagare di debiti, il mutuo della casa, il carnezziere, il panettiere, comprare il minimo indispensabile per i figli».
«Ancora una volta la crisi economica in seno all’Ato Palermo 2 – aggiunge il consigliere comunale Massimiliano Lo Biondo (Pd) – ripropone il problema dei mancati pagamenti degli stipendi in favore dei lavoratori. Ma allo stesso tempo una questione che riguarda la situazione contributiva dei lavoratori, la cessione del quinto dello stipendio in favore delle finanziarie e le visite mediche che devono effettuare periodicamente gli stessi lavoratori. Tutte questioni sollevate più volte e ripetutamente con delle interrogazioni presentate all’amministrazione comunale, in maniera tale da fare attivare la stessa e quindi ottenere le risposte dovute in ragione del potere ispettivo proprio del consiglio comunale sulle società partecipate dal Comune».
Da parte del presidente dell’Ato Palermo 2, Salvino Caputo, arrivano rassicurazioni sui pagamenti: «Entro domattina pagheremo dicembre – afferma – Per fine mese poi saremo in grado di pagare gennaio. Le somme sono state bloccate a causa di un pignoramento effettuato da un professionista. Abbiamo chiesto alle organizzazioni sindacali di essere comprensivi perché i Comuni ad inizio anno hanno avuto problemi di cassa. Mi auguro che si scongiuri lo sciopero perché arriverebbe dopo la nomina del commissario liquidatore, cioè in un momento estremamente delicato per la società».