Consuntivo 2012, la Corte dei Conti muove 15 rilievi

Ieri l'adunanza pubblica relativa alla situazione del Comune di Monreale

PALERMO, 3 dicembre – Si è svolta ieri l'adunanza presso la Corte dei Conti, durante la quale il relatore Francesco Albo, il presidente Stefano Siragusa e il consigliere Livia Centro hanno chiesto spiegazioni sui documenti contabili di vari comuni della provincia di Palermo e di Enna.

Posizione particolarmente delicata quella di Monreale che ha aderito al Piano di riequilibrio pluriennale. Delegata ad intervenire il nuovo segretario generale Domenica Ficano, insediatasi a metà ottobre. Ad accompagnarla il sindaco Piero Capizzi.
Quindici i rilievi mossi dai magistrati contabili sul Rendiconto 2012, approvato con notevole ritardo, soltanto nel giugno 2013. Criticità da non sottovalutare per un Comune alle prese con un Piano di riequilibrio ancora non approvato e in fase di istruttoria, presso il ministero dell'Interno.

Inoltre, la Corte rileva: la mancata trasmissione della certificazione relativa allo sforamento del patto di stabilità per il 2012; spese stabili per il precariato e superiori al 52 per cento per il personale; bassa velocità nella riscossione delle imposte locali; disequilibri e debiti fuori bilancio, già contemplati, però, nel Piano presentato.
Il segretario ha chiesto una dilazione dei termini per reperire la documentazione richiesta sull'articolo 148, quello relativo al funzionamento dei controlli interni, ai fini del rispetto delle regole contabili. La Corte deciderà, nei prossimi giorni, quando sarà resa nota la deliberazione.

Il segretario e il sindaco, che ha chiesto di intervenire, hanno provato a fare emergere anche le luci e i tentativi compiuti dal Comune per affrontare la difficile situazione. Ad esempio, fa notare Domenica Ficano, nei bilanci sono già state appostate le somme previste dal Piano. È dalle transazioni con i maggiori creditori, però, che l'Ente si aspetta di uscire dall'impasse.

"I nostri maggiori creditori – ha spiegato Capizzi – sono l'Amia e l'Ato Palermo 2, che totalizzano 24 milioni di euro, su un piano di rientro da 32 milioni. Con l'Amia, che vanta un credito da 10 milioni, abbiamo formalizzato una transazione da 3 milioni di euro che, da contatti informali, sarebbe incardinata sulla buona strada. I sette milioni proposti all'Ato incontrano più ostacoli a causa della situazione d'insolvenza della società".

Dal buon esito delle transazioni potrebbe dipendere il futuro stesso del Piano, e del comune di Monreale, perchè alleggerirebbe di circa 14 milioni i debiti dell'Ente.