Consegnato bene confiscato alla mafia all'Arcipesca Fisa

L'immobile sarà sfruttato per finalità sociali ed assistenziali

MONREALE, 22 gennaio – Servirà a finalità sociali l’immobile confiscato a Cosa Nostra ed assegnato al Comune di Monreale, che stamattina è stato consegnato all’Arcipesca Fisa. La cerimonia si è svolta, nonostante le pessime condizioni climatiche, alla presenza di autorità civili, militari e religiose.

Si tratta di una villa di tre apiani, dotata di piscina e di un appezzamento di terreno, appartenuta a Giovanni Marcianò, ubicata dalle parti di Monte Pietroso a San Martino delle Scale. E’ stata assegnata all’Arcipesca Fisa, dopo che nella scorsa primavera il Comune di Monreale aveva emanato un bando, invitando il mondo dell’associazionismo a presentare progetti per la gestione del patrimonio appartenuto alla mafia che adesso torna a disposizione della società.

Nell’immobile verranno svolte attività di Protezione civile, assistenza diurna per disabili, ma anche lezioni pomeridiane di doposcuola. Insomma, tutta una serie di attività legate al settore sociale delle quali la borgata di San Martino aveva bisogno.

In questi giorni il sito è stato parzialmente sistemato dai volontari dell’associazione, che hanno lavorato alacremente per arrivare all’appuntamento odierno.

«In un momento in cui diversi comuni registrano una fase di difficoltà nella gestione del patrimonio sequestrato alla mafia – ha detto il vicesindaco Salvino Caputo, assessore con delega ai Beni confiscati – Monreale va in controtendenza sostenendo un progetto che serve a far tornare i beni nella disponibilità della società. L’amministrazione comunale sosterrà questo progetto attraverso il suo ufficio tecnico, poi questo verrà presentato al Pon sicurezza per il finanziamento. Sarà, infatti, estremamente importante rendere questo bene fruibile al più presto».

«E’ un momento importante di concretezza per la nostra associazione – ha aggiunto – il segretario generale dell’Arcipesca Fisa, Fabio Venanzi – nel quale si passerà alla gestione di un bene sequestrato. Gli Enti locali ci hanno seguito e questo fatto ci ha confortato. Cercheremo di fare il massimo».

Presente all’inaugurazione anche l’abate di San Martino, Salvatore Leonarda, che ha benedetto l’immobile: «L’auspicio è che sia un punto di riferimento per chi ha bisogno – ha detto – Certamente ci sarà la collaborazione con l’abbazia, per il bene di questo territorio».

Frattanto i volontari sono già al lavoro, contando anche su aiuti esterni di chi abbia particolare sensibilità. «Chi volesse fornire il suo aiuto sarà ben accetto e lo ringrazieremo» ha detto il coordinatore dell’associazione, Salvo Cottone.

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