Alto Belice Ambiente spa dichiarata insolvente, situazione nel caos

Il Tribunale nomina un amministratore. Da definirne le competenze

PALERMO, 27 ottobre – Si prospetta un periodo di grande confusione di competenze all'interno dell'Alto Belice Ambiente, dopo che il tribunale civile di Palermo, sezione fallimentare, ha dichiarato lo stato d'insolvenza dell'ente.

 Il pronunciamento, infatti, se da un lato può essere considerato una misura "soft" rispetto alla dichiarazione di fallimento, che era stata chiesta dalla Procura nel dicembre dell'anno scorso per un debito della società nei confronti dell'erario di circa 12 milioni, dall'altro apre uno scenario un po' anomalo per quel che riguarda la concreta gestione da qui in avanti.

L'Alto Belice Ambiente spa, infatti, è stata ammessa alla procedura di amministrazione controllata, a causa della sua grossa esposizione debitoria nei confronti di diversi fornitori. Una sorta di "misura di salvaguardia", che, sul piano solo teorico, potrebbe ricondurre la società sui binari della "normalità".

La procedura comporta, come prima conseguenza che ad occuparsi, da ora in poi, della gestione sia Giovanni Liguori, persona certamente di comprovata esperienza, che è stato nominato dal Tribunale in qualità di amministratore ministeriale, le cui competenze, al momento, non si sa se andranno a collidere con quelle di chi finora la gestione l'ha garantita, cioè il commissario straordinario, nominato dalla Regione, Maurizio Norrito.
Sull'argomento non giova certamente l'assenza temporanea dell'assessore ai Rifiuti, dopo l'azzeramento della giunta attuata dal governatore Rosario Crocetta.

Frattanto, il commissario liquidatore, Roberto Terzo depositerà a breve in tribunale le scritture contabili della società d'ambito. La stessa valuterà adesso se impugnare la dichiarazione d'insolvenza stabilita dal tribunale, che in goni caso sarà quantificata il prossimo 25 febbraio.
Il tutto mentre è già partita la procedura che dovrà portare alla nuova fase voluta dalla Regione, con l'arrivo delle Srr e degli Aro.