La Procura della Repubblica ipotizza per Di Matteo l'abuso d'ufficio

Conclusa l'indagine su autorizzazioni all'uso del suolo pubblico

MONREALE, 18 agosto – "Abuso d'ufficio". È questo ciò che la Procura della Repubblica di Palermo contesta all'ex sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo, al quale ha notificato l'avviso di conclusione indagine.

Il provvedimento reca la firma del pm, Enrico Bologna e fa riferimento ad una ventina di determine sindacali, sottoscritte proprio da Di Matteo, con le quali, tra il 2013 ed il 2014, sono state concesse alcune autorizzazioni ad occupare il suolo pubblico per attività commerciali.
L'azione della Procura sarebbe stata condotta poiché l'ex primo cittadino avrebbe esercitato poteri, quelli degli atti concessori, che la legge attribuisce solo ai dirigenti degli uffici preposti, causando, con questo comportamento, un "ingiusto vantaggio patrimoniale" ai beneficiari.
L'indagine riguarda pure, in un caso, il vicecomandante della Polizia Municipale, Mario Cusimano e il commissario Giuseppa Pandolfo, i quali, secondo la Procura, avrebbero partecipato all'attività concessoria senza avere esperito la necessaria istruttoria.