Gli incendi sono in aumento, ma diminuiscono le superfici interessate

I dati sono forniti dal Corpo forestale dello Stato. Criticità in Sicilia

ROMA, 17 agosto – Sono 2.653 gli incendi boschivi divampati dall'inizio dell'anno, che hanno percorso 8.729 ettari di superficie (3.842 ettari di superficie boscata e 4.887 ettari di superficie non boscata).

Secondo i dati, ancora provvisori, forniti dal Corpo forestale dello Stato, dal 1 gennaio al 14 agosto 2014 il numero dei roghi presenta un aumento di circa il 50% rispetto all'anno precedente, pur evidenziando una diminuzione di circa il 30% rispetto alla media del quadriennio 2010-2013. Le superfici percorse dal fuoco fanno registrare valori molto bassi sia a confronto con il 2013 (- 57%) sia rispetto alle medie stagionali del quadriennio (-81%).

Il dato che spicca è proprio quest'ultimo e il fenomeno è da attribuire in parte all'effetto prodotto dalle precipitazioni diffuse e cospicue che hanno mantenuto un'elevata umidità del suolo e aumentato la massa della vegetazione, incidendo sulla ridotta predisposizione ad espandersi dei focolai di incendio. Fondamentale è stato anche il contributo dovuto alla capacità rapida d'intervento di tutto il sistema antincendio nazionale e regionale. Il numero dei roghi che per quanto ridotto ha visto registrare un picco nel mese di giugno, seppur non accompagnato da un analogo aumento delle superfici percorse dalle fiamme, potrebbe essere riconducibile proprio all'aumento delle biomasse prodotto dalle piogge e alla necessità di effettuare ripuliture nelle aree di produzione agrotecnica prima dell'inizio del divieto di accensione fuochi nel periodo di massima pericolosità (15 giugno-30 settembre).

L'andamento meteorologico nei mesi di giugno, luglio e metà agosto, con temperature al di sotto delle medie stagionali e precipitazioni abbondanti, non ha finora portato all'usuale incremento estivo del fenomeno. Tuttavia, alcune gravi situazioni localizzate e alcuni incendi particolarmente estesi e problematici anche per la pubblica incolumità si sono verificati in Sardegna e in Sicilia. In quest'ultima regione, dove si registra una impennata del fenomeno incendi e la mancanza di una flotta aerea antincendio regionale, il Corpo forestale dello Stato si è reso disponibile, tramite convenzione con la Regione, con due elicotteri AB 412. Anche quest'anno sembra confermata la tendenza, definita coda estiva, a una traslazione temporale della stagione a maggiore rischio verso i mesi di agosto e settembre.

Complessivamente, fino al 10 agosto 2014 le maggiori criticità si riscontrano in Sardegna (1.539), Sicilia (236), Puglia (156), Piemonte (152), Calabria (106), Lombardia (99).
(ITALPRESS).