La denuncia di Sabella: "La zona della fontana del Pozzillo in uno stato di totale abbandono"

"Succede a pochi passi dalle piazze, condizioni igieniche da brividi"

MONREALE, 12 agosto - Una maggiore tutela per il quartiere storico del Pozzillo, uno dei primi nuclei urbani di Monreale e soprattutto della sua fontana, lasciata in uno strato di abbandono. Lo chiede Natale Sabella, recente candidato a sindaco alle ultime amministrative.

"Il primo tratto della via Antonio Veneziano, dove è ubicata l'antica fontana - dice Sabella - da diversi anni è lasciata dal Comune in un perenne stato di degrado e d'abbandono. L'immondizia è di casa, abbonda ad ogni angolo della via, giorno e notte, si disperde per strada, la insudicia e la sporca, invade i gradini, e ciò perchè molto spesso non è né raccolta , né spazzata dagli operatori addetti.

Gli operatori puliscono la strada e le vicine vie poche volte al mese e mai, dico mai, si recano a pulire il pavimento innanzi la fontana. La cosa strana, poco comprensibile, è che alcuni addetti spazzano con maggiore frequenza i cortili e le strade dell'attigua via San Cristoforo".
Ma se, nella denuncia di Sabella, gli addetti trascurano il monumento, il comportamento dei residenti non lascia ben sperare. "L'inciviltà è diffusa - dice ancora l'architetto - poiché gli abitanti della zona praticano abbandonare i rifiuti sul posto ai bordi della strada lungo i marciapiedi, sulle scalinate anziché conferirli nei cassonetti poco distanti. Il fetore e le esalazioni mortificano e feriscono profondamente coloro che abitano nella storica via. Cani senza padrone provvedono a fare il resto, ovvero spargere il contenuto dei sacchetti per strada.

Topi vagabondi si aggirano per le scalinate di via Mazzini, scarafaggi invadono l'ambiente. Motori e autoveicoli contromano segnano il percorso senza alcun problema. La fontana versa in un stato di totale abbandono un degrado mai visto. L'acqua della fontana, che supponiamo essere potabile, alle volte va e alle volte viene. La fontana ha tanto bisogno di essere restaurata e soprattutto disinfettata. Ma ciò non avviene.
Diverse volte - dice ancora Sabella - vandali hanno distrutto e infine imbrattato con delle scritte le pareti del cortiletto della fontana, che da diversi anni non gode più della luce di lampada ivi collocata. Le autorità preposte non vedono e non sentono. Anzi sono del tutto assenti. Quando interpellate pongono continui problemi, anziché risolverli.

Le condizioni igienico sanitarie fanno ravvibridire; una sorta di melma putrida di origine fognaria ricopre le pareti dei muri e il sottostante basolato. Erbe selvatiche ed arbusti di fico invadono le pareti. Per chi ci vive tutto questo è segno di inciviltà e di non decoro e cosa non trascurabile, anche motivo di danno al patrimonio pubblico e privato. I turisti si otturano il naso e comunque scattano le loro foto che poi vanno in giro per il mondo esportando l'immagine di Monreale Patrimonio dell'Umanità. Tutto questo a due passi dal duomo e dalle piazze".