Precari: la Regone sblocca il primo finanziamento, in cassa il 40% delle somme

Giacopelli (Cisl): "Ma l'amministrazione Capizzi non ha ancora avviato il confronto con i sindacati"

MONREALE, 30 luglio – Il dipartimento regionale delle Autonomie Locali ha autorizzato il pagamento, a beneficio degli enti locali siciliani che ne hanno fatto richiesta, degli acconti sulle assegnazioni straordinarie per la copertura degli stipendi dei lavoratori socialmente utili.

Il decreto per l'erogazione delle somme è stato emanato il 25 luglio scorso ed ha previsto, nel complesso, l'emissione di mandati per un totale di quasi 50 milioni di euro, intervenendo in tal modo nel dare ossigeno alle stremate casse dei municipi siciliani.

"Per quanto riguarda il Comune di Monreale – rende noto Nicola Giacopelli, segretario aziendale della Cisl-Funzione Pubblica – l'acconto che è stato ritenuto erogabile è di 475.310 euro e corrisponde, in pratica, al 40 per cento del contributo che la Regione Siciliana ha riconosciuto all'ente lo scorso anno per sostenere le spese connesse all'impiego degli 84 precari appartenenti alla categoria dei cosiddetti 'contrattisti'. Le retribuzioni dei 9 lavoratori Asu che prestano servizio al Comune continuano invece ad essere pagate agli interessati direttamente dall'Inps".

"In diversi Comuni isolani, purtroppo, - prosegue Giacopelli - i contrattisti non ricevono lo stipendio già da vari mesi e ciò ha ovviamente creato notevoli disagi ai lavoratori ed alle loro famiglie: per fortuna, qui a Monreale sia con la precedente che con l'attuale amministrazione questo problema non si è verificato. Resta da sciogliere, tuttavia, il nodo dell'avvio delle procedure di stabilizzazione: non vogliamo essere allarmisti, né catastrofisti, ma rileviamo che sinora la giunta Capizzi non ha attivato nessun confronto in proposito con le organizzazioni ed i rappresentanti sindacali.

I contratti a tempo determinato dei lavoratori non di ruolo scadono il 31 dicembre 2014 - conclude l'esponente della Cisl - e le stabilizzazioni dovranno essere obbligatoriamente iniziate entro quest'anno, se si vuol evitare che da gennaio tutti loro si ritrovino a casa, dopo oltre vent'anni di precariato".