Strada statale 186, mercoledì un tavolo tecnico per individuare tempi, modi e fondi per gli interventi

Oggi ufficializzata la relazione dei rocciatori della Protezione Civile

MONREALE, 21 luglio - Due massi dall'equilibrio instabile minacciano non soltanto l'incolumità dei passanti delle statale 186, ma anche le abitazioni sottostanti. E' questo in sintesi il risultato della relazione tecnica, consegnata stamattina al Comune dai rocciatori della Protezione Civile.

La pericolosità dei massi, inoltre, sarebbe antecedente all'incendio della settimana scorsa ed indipendente da questo. L'argomento sarà al centro della conferenza di servizio che si terrà mercoledì prossimo in mattinata e che vedrà protagonisti l'amministrazione comunale di Monreale, il dipartimento di Protezione Civile, l'Ispettorato della Foreste, l'Anas e la Prefettura.

In quella sede sarà necessario fare il punto, speriamo con solerzia, sugli interventi da realizzare, sulla loro durata e soprattutto sui loro costi.
"Il compito del Comune - ha detto il sindaco Piero Capizzi - consiste sostanzialmente nel chiedere che tutto venga effettuato in tempi brevissimi, poichè questa situazione crea enormi disagi a tutta la comunità. Ai rappresentanti della Prefettura, inoltre, ho rappresentato che il sovraffollamento della strada alternativa crea ulteriori disagi e pericoli alla circolazione. Il viceprefetto ha preso l'impegno di accelerare i tempi. Noi da parte nostra creeremo una task-force e saremo disponibili ad un'azione sinergica".

Sulla vicenda interviene pure Salvino Caputo del dipartimento Attività Produttive di Forza Italia:" Mi auguro che mercoledi - ha sottolineato Caputo - si giunga ad una soluzione a breve termine, anche se gia' e' evidente la scarsa correlazione di causa ed effetto tra l'incendio e il pericolo di caduta massi, perche' molti di questi versano in pericolo di distacco gia' da prima degli incendi delle scorse settimane. Ma il vero timore per i tempi di intervento e' legato alle scarsissime disponibilita' economiche del Dipartimento per la Protezione Civile e dell'Assessorato competente. Temo che se non si approvi la finanziaria in corso di esame all'Ars, in tempi brevissimi potrebbero esserci timori per la individuazione delle somme necessarie per gli interventi di rimozione e consolidamento del fronte roccioso. Ecco perche' - cosi' come avvenuto per la statale di Borgetto o per Polizzi Generosa - sia indispensabile un intervento diretto del Presidente della Regione".