La Procura: "Troppa differenza tra il patrimonio posseduto e il reddito dichiarato"
ALTOFONTE, 22 maggio – Beni immobili e quantitativi di denaro per quasi quattordici milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Palermo a due soggetti di Altofonte, ritenuti vicini al boss Domenico Raccuglia.
Il provvedimento, che riguarda quote sociali, appartamenti, terreni, box, magazzini commerciali e disponibilità finanziarie, è stato disposto in esecuzione di due distinti provvedimenti emessi dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Procura della Repubblica. Sono due i soggetti interessati dai provvedimenti di sequestro: Andrea Di Matteo, 47 anni e Giuseppe Raccuglia, 55.
Il primo, originario di Altofonte era stato tratto in arresto nel dicembre del 2010 in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Palermo, con l'accusa di essere un favoreggiatore di Domenico Raccuglia, esponente di vertice della famiglia mafiosa di Altofonte. Per tale accusa, nel 2012 era stato assolto dalla Corte d'appello di Palermo, dopo che in primo grado gli erano stati inflitti nove anni.
Tuttavia, sulla base di ulteriori risultanze investigative che hanno evidenziato forti discordanze tra il patrimonio posseduto dal suo nucleo familiare e le fonti di reddito dichiarate, il Tribunale di Palermo ha ora disposto, ai sensi della normativa antimafia di prevenzione, il sequestro dell'intero capitale sociale e del complesso di beni di una società operante nel settore edile, del valore complessivo di oltre 4,4 milioni di euro, ritenuta a lui riconducibile sebbene intestata a terzi soggetti.
Il secondo provvedimento ha interessato Giuseppe Raccuglia, anche'egli originario di Altofonte e contiguo all'omonima famiglia mafiosa, condannato nel 2011 dalla Corte d'Appello di Palermo alla pena di tre anni di reclusione per favoreggiamento personale, per aver aiutato il boss Domenico Raccuglia, a quel tempo latitante, a sottrarsi all'arresto. Secondo le risultanze investigative, Giuseppe Raccuglia avrebbe avuto un ruolo di primo piano nel fornire un supporto logistico ed economico durante i vari incontri dell'allora latitante con i suoi congiunti.
I successivi accertamenti economico-patrimoniali svolti dalle Fiamme Gialle hanno consentito di ricostruire nei suoi confronti un cospicuo patrimonio, ritenuto il frutto del reimpiego di denaro di illecita provenienza, in considerazione della forte sperequazione riscontrata con i redditi dichiarati dal suo nucleo familiare.
La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, ha quindi disposto nei suoi confronti il sequestro di 9 fabbricati e 13 terreni ad Altofonte, 1 ditta individuale nella stessa località, quote societarie, disponibilità finanziarie (conti correnti, depositi a risparmio, rapporto titoli, polizze assicurative, buoni fruttiferi postali), 4 autoveicoli, il tutto per un valore complessivo di circa 9,4 milioni di euro.
Questo l'elenco dei beni sequestrati:
1. RACCUGLIA Salvatore Giuseppe, nato ad Altofonte (PA) il 20.12.1959.
Decreto di sequestro nr. 85/2014 R.M.P. emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione.
a. nr. 9 fabbricati siti in Altofonte (PA);
b. nr. 13 terreni siti in Altofonte (PA);
c. disponibilità finanziarie (conti correnti, depositi a risparmio, rapporto titoli, polizze assicurative, buoni fruttiferi postali);
d. nr. 1 ditta individuale – settore edilizio - con sede in Altofonte (PA);
e. quote societarie;
f. nr. 4 veicoli.
VALORE DEI BENI COMPLESSIVAMENTE SEQUESTRATI: € 9.394.808.
2. DI MATTEO Andrea, nato ad Altofonte (PA) 17.10.1967.
Decreto di sequestro nr. 50/2014 R.M.P. emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione.
a. Intero capitale sociale e complesso dei beni di nr. 1 società – settore edilizio - con sede in Altofonte (PA);
VALORE DEI BENI COMPLESSIVAMENTE SEQUESTRATI: € 4.410.000.