Decisive le testimonianze di parenti e vicini di casa
MONREALE, 18 marzo –Ancora due brutti di casi di maltrattamenti in famiglia, nei quali a rimetterci è sempre la parte più debole: quella, cioè, costituita dalle donne, dai bambini o dagli anziani. Con questa motivazione due persone sono state arrestate dai carabinieri di Monreale.
In entrambi i casi decisiva, ai fini dell'arresto,è stata la testimonianza delle vittime, che, per una volta sono riuscite ad uscire dallo stato di paura nel quale vivevano raccontando tutto alle forze dell'ordine, la cui azione, peraltro, è stata suffragata dalla testimonianza diretta o indiretta, di persone che, per motivi vari, erano informate dei fatti.
In manette è finito M.G., residente in via Aldo Moro, con diversi precedenti penali, che picchiava la madre 75enne. La donna, all'ennesima sfuriata violenta non ce l'ha fatta più ed ha querelato il figlio, la cui posizione si è aggravata dopo la testimonianza di alcuni condomini, che avrebbero confermato lo stato di disagio della donna, probabilmente per aver udito in diverse circostanze, le urla del'uomo e le lamentele dell'anziana donna.
Un altro caso, poi, si è verificato in via Ponte Parco, dove è stato arrestati S.M., già con diversi precedenti. L'uomo, secondo una ricostruzione dei fatti, anche in altre circostanze avrebbe picchiato la moglie e il figlio. Anche contro quest'uomo decisive sono state le testimonianze dei familiari, che avrebbero confermato le sue abitudini violente.