Santo Lo Monaco avrebbe partecipato ai colpi di Gibellina e Partinico
CEFALU' 16 marzo - C'è anche un monrealese fra i tre uomini arrestati nei giorni scorsi dai carabinieri del Nucleo Operativo di Cefalù ritenuti rapinatori "pendolari", che nei mesi di luglio e di agosto dello scorso anno hanno effettuato due colpi a Gibellina ed a Partinico, entrambi alle filiali della banca "Monte dei Paschi di Siena".
Si tratta del 46enne Santo Lo Monaco, che adesso è rinchiuso nel carcere dell'Ucciardone. Assieme a lui sono finiti in manette il 35enne Pietro Vercio, con altri precedenti penali, e già peraltro detenuto, ed il 27enne V. C., fermato a Torino, dove si era intanto trasferito, e rinchiuso nel carcere " Lorusso - Cutugno " del capoluogo piemontese. I tre, in entrambi i casi, erano riusciti a fuggire con un bottino rispettivamente di 6mila ed 11mila euro circa.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, nel primo pomeriggio del 19 luglio scorso i tre rapinatori avevano raggiunto Gibellina a bordo dell'automobile di V.C. Pietro Vercio e Santo Lo Monaco sarebbero, quindi, entrati a viso scoperto all'interno della locale filiale della MPS e, dicendo al cassiere ed ai presenti di non preoccuparsi perché, avendo famiglia, lo stavano facendo solo per fame, avevano scavalcato il bancone e si erano velocemente diretti alla cassaforte.
Impossessatisi di un bottino di circa 6mila euro solo perché la cassaforte era dotata di sistema di sicurezza a tempo, i due rapinatori si erano dileguati a piedi per le vie del paese per poi raggiungere V.C., il quale era rimasto all'esterno della banca ad attendere i propri due complici.
La visione delle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza della banca e le successive indagini, condotte oltre che con i convenzionali metodi anche con l'ausilio dei più moderni ritrovati della tecnologia, hanno permesso ai militari dell'Arma di risalire all'identità dei tre malfattori.
Nel corso di quegli accertamenti i Carabinieri di Cefalù hanno anche scoperto che Pietro Vercio e Santo Lo Monaco erano anche gli autori di un'altra rapina, sempre in banca e sempre in danno di una filiale della MPS.
Questa seconda volta, però, i rapinatori avevano percorso meno strada, limitandosi a raggiungere Partinico a bordo di un'autovettura a noleggio.
Ad eccezione di queste differenti circostanze, il modus operandi era rimasto immutato perché evidentemente ben collaudato: all'indomani di ferragosto ed in prossimità dell'orario di chiusura pomeridiana, anche in questo caso a volto scoperto, Vercio e Lo Monaco si erano introdotti all'interno dell'istituto di credito e, dopo avere intimato al cassiere di dare loro i soldi, avevano portato via 11mila euro e si erano immediatamente dileguati facendo ritorno a Palermo.
Già sulle loro tracce dopo la prima rapina, le indagini dei carabinieri di Cefalù hanno, così, consentito di fare luce anche sulla rapina di Partinico. Le investigazioni, comunque, proseguono per accertare eventuali responsabilità di altri nonché degli stessi arrestati in altre recenti rapine in banca.