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Rissa durante l'elezione della Miss, un arresto

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Dopo la "direttissima" all'uomo sono stati comminati i "domiciliari"

Una scazzottata nel bel mezzo di una festa di paese. Un classico delle manifestazioni pubbliche, quando per strada c’è tanta gente e magari si beve un po’ più di quello che si dovrebbe. A questa “regola” non si è sottratta nemmeno l’elezione di Miss Monreale, selezione valida per il concorso di Miss Italia. Giovedì scorso, proprio mentre tante belle ragazze sfilavano sulla passerella allestita in piazza Guglielmo, una lite è scoppiata tra due giovani locali.

Poco dopo la mezzanotte, quando la kermesse era ancora in pieno svolgimento, all’esterno di un bar che da’ su piazza Vittorio Emanuele i due sono venuti alle mani. Forse a causa di qualche birra di troppo, è partita una scazzottata per futili motivi, probabilmente iniziata col classico «chi cci talii?», tra Diego Greco, muratore 35enne del luogo e un uomo da poco trasferito a Monreale. Così l’attenzione della folla si è spostata dalla manifestazione alla zuffa, creando un assembramento di persone che attraeva l’attenzione dei carabinieri, già in servizio per assicurare l’ordinato svolgimento dello spettacolo. Immediatamente intervenuti sul posto per calmare gli animi e sedare la lite, i militari si sono frapposti tra i due, ma Greco, dopo aver spinto violentemente un militare avrebbe cercato di allontanarsi. Raggiunto dai carabinieri che dovevano procedere alla sua identificazione, in evidente stato di agitazione e sostenuto anche da altre persone, avrebbe rivolto ai militari frasi oltraggiose e minacciose, colpendo con pugni anche l’autovettura dei militari. Bloccato dagli uomini dell’Arma, avrebbe poi continuato nelle sue minacce, tanto che, dopo aver colpito anche un altro militare, è stato ammanettato, dichiarato in stato di arresto, e condotto presso la caserma di via Biagio Giordano, dove ha poi trascorso la nottata.
Nelle concitate fasi due carabinieri sono rimasti leggermente feriti, riportando lesioni guaribili in cinque giorni. L’uomo che era stato violentemente colpito al volto con dei pugni da Greco, ha riportato delle ferite al corpo giudicate guaribili in dieci giorni dai sanitari dell’ospedale Villa Sofia, che gli hanno applicato anche dei punti di sutura all’arcata sopraciliare.
L’indomani Greco è stato condotto al tribunale di Palermo per la direttissima. In quella sede l’arrestato, difeso dall’avvocato Mario Caputo, ha ammesso le proprie colpe, scusandosi con gli uomini dell’Arma, ma ha anche sostenuto di essersi difeso dall’aggressione dell’altro contendente.
Il giudice della sezione feriale, Bruno Fasciana ha rigettato l’istanza di patteggiamento che prevedeva una pena (sospesa) di 8 mesi, rimandando il giudizio al prossimo 13 agosto e disponendo, frattanto, per Greco gli arresti domiciliari.

· Enzo Ganci · Editoriali

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